Cuginetti uccisi dal Suv a Vittoria: “è stata una strage, non ci arrenderemo mai e non perdoniamo”. Tony D’Antonio è il papà di Alessio D’Antonio e lo zio di Simone, i due bambini uccisi a Vittoria da un suv che li ha travolti di fronte all’uscio di casa. Ai primi di marzo è arrivata una sentenza della Cassazione che ha annullato la condanna a 9 anni, comminata in Appello nei confronti Rosario Greco, il ragazzo accusato di avere travolto e ucciso i due cuginetti di Vittoria.
Cuginetti uccisi dal Suv, “fiduciosi nella giustizia ma no a sconti di pena”
“Non ci sono parole per l’annullamento del giudizio d’appello. Noi siamo fiduciosi alla giustizia, ci siamo affidati alla giustizia – spiega D’Antonio – anche se adesso penso che questo annullamento sia la strada per portare a una diminuzione di pena nei confronti di chi ha ucciso i nostri due bambini”
Tra scoramento e rabbia, D’Antonio ha raccontato le sue emozioni a Casa Minutella. Ha parlato di una vita distrutta dal dramma di quelle morti e di un dolore che niente potrà mai lenire. “Spero che questa sentenza si ribalti -continua – perché dobbiamo ricordare sempre che questo non è stato un omicidio stradale ma è una stata vera e propria strage”.
Tony D’Antonio, “colpevoli devono stare in carcere”
“I colpevoli devono stare in carcere – sottolinea D’Antonio (riferendosi alle tre persone che erano in macchina insieme a Greco il giorno di quell’investimento) – invece ce ne sono tre che sono liberi. Non hanno fatto niente per i nostri bambini, non hanno prestato alcun soccorso. Se ne sono andati e adesso girano tranquillamente, non li cerca nessuno”.
D’Antonio non è disponibile a perdonare nessuno: “Non sono mai venuti a cercarci, non si sono mai presentato. Non devono venire, non devono farsi vedere nè da me, nè da mio fratello”.
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