Il sindaco di Modica ha deciso di chiudere l’asilo nido in cui è iscritta una bambina dopo la notizia della positività del padre. L’uomo è in isolamento, sotto controllo c’è la famiglia ma anche i piccoli iscritti in questa struttura, da parte sua l’Asp di Ragusa sta provando a risalire all’origine del contagio.
“A seguito della comunicazione ricevuta – dice il sindaco di Modica, Ignazio Abbate – di un caso di positività da parte di un papà, la cui figlia frequenta l’asilo nido comunale, è stata decretata l’immediata chiusura della struttura per consentire la sanificazione dei locali. L’asilo nido riaprirà il prossimo 2 novembre. Da domani gli operai specializzati saranno al lavoro con sanificazione sia meccanica che manuale per la riapertura di lunedì 2 novembre”.
“Nel frattempo abbiamo comunicato all’Usca scuola tutti i nominativi – dice il sindaco di Modica, Ignazio Abbate – delle operatrici e dei bambini che frequentano la nostra struttura. Nelle prossime ore saranno presi in carico per le procedure di rito in modo da accertare la negatività. Non appena ci accerteremo dei risultati di questi controlli attraverso una comunicazione ufficiale dell’Asp, provvederemo subito alla riapertura della struttura. Raccomandiamo tutte le famiglie coinvolte di poter osservare il più scrupolosamente possibile le direttive che verranno loro comunicate dall’Asp. Sono fiducioso che tutto andrà per il verso giusto perché all’interno della nostra struttura sono state rispettate tutte le indicazioni previste”.
Frattanto, le Regioni italiane ad oggi vanno in ordine sparso sulle modalità di riammissione in classe dopo l’assenza degli studenti per malattia non legata al Covid. Per mettere ordine sulle modalità di rientro nelle scuole siciliane, ieri nella sede dell’assessorato alla Formazione, è stato creato un gruppo di lavoro interistituzionale che avrà il compito di definire le linee guida delle certificazioni. Obiettivo: scongiurare il sovraffollamento degli studi dei medici di base, salvaguardando la salute negli istituti scolastici.
In linea con le indicazioni scientifiche nazionali per il contenimento del virus, le direttive saranno definite dal team di esperti degli assessorati regionali della Formazione, della Salute, dell’Ordine dei medici di Palermo, con la condivisione dei rappresentanti dei pediatri e dei medici di medicina generale.
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