Allarme default finanziario scongiurato per il Comune di Vittoria. La commissione straordinaria ha avviato un’azione di risanamento per le casse di Palazzo Iacono.
Attraverso un’anticipazione di cassa a tasso zero, garantita dal Ministero dell’Interno specificamente ai Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, il Comune sin da subito ha ottenuto 9.392.900,97 di euro che hanno permesso di sostenere e garantire i servizi essenziali; inoltre nel corso di questi circa tre anni l’azione di risanamento avviata da Filippo Dispenza, Giovanna Termini e Gaetano D’Erba ha consentito di scongiurare ad oggi il pericolo di default mettendo in atto tutti i meccanismi contabili finalizzati ad una corretta e legittima gestione finanziaria che hanno incluso necessariamente la ricognizione della massa debitoria dell’Ente.
Tale azione si è concretizzata, anzitutto, attraverso l’individuazione e azioni di recupero del gettito tributario locale da parte di tutti quei soggetti, cittadini e imprese, inadempienti.
In tal senso è stata accelerata la procedura di riscossione dei tributi comunali a partire dall’esercizio 2019 con l’invio di ingiunzioni dirette, solleciti e diffide per le utenze non censite. Il servizio di riscossione coattiva è ora affidato, da aprile 2020, alla Pubbliservizi srl di Roma individuata dopo procedura di gara.
“Il gettito tributario che a livello locale mancava alla casse comunali era particolarmente consistente e si trascinava da parecchio tempo – ha rilevato Filippo Dispenza – costituendo un autentico buco nero nella macchina amministrativa locale. Ci chiediamo come mai non si fosse mai prima intervenuto con sufficiente incisività su quello che è un aspetto cruciale della vita di un ente locale, poiché è ovvio che la mancanza di introiti dai tributi comunali condiziona pesantemente l’erogazione dei servizi ai cittadini”.
Importante è stato, in particolare, l’impegno rivolto al riconoscimento della ingente massa debitoria che ha comportato la possibilità dell’assunzione di impegni nei bilanci del Comune per una somma pari a circa 13.000.000 di euro, a cui si accompagna il rimborso già erogato delle prime due rate dell’anticipazione ministeriale.
Un’altra anticipazione di liquidità pari a 7.707.359,88 di euro ha permesso di saldare debiti commerciali assunti per la funzionalità dell’ente fino al 31 dicembre 2019.
Inoltre, non sono stati accesi nuovi mutui né si è fatto ricorso ad altri strumenti finanziari di indebitamento. Nei bilanci 2018-2020 e 2019-2021 e fino all’esercizio 2022 hanno trovato attestazione e copertura finanziaria circa 9.000.000 di euro di passività tra debiti fuori bilancio e coperture di transazioni per lavori, servizi, forniture, procedure di esproprio, non regolarizzati nel corso degli anni.
“Questa copertura – ha commentato Dispenza – ha comportato una contrazione della capacità di spesa dell’Ente. Tutto ciò comporterà la necessità di monitorare costantemente la situazione di cassa e gli indicatori strutturali del bilancio. Ma è grazie alla nostra azione che adesso si riesce a mettere ordine ad un bilancio in forte squilibrio”.
Ma è soprattutto nelle procedure di liquidazione delle aziende speciali del Comune, AMIU (Azienda Municipalizzata Igiene Urbana) ed AMFM-EMAIA (Azienda Municipalizzata Fiere e Mercati) che sono emerse gravi criticità gestionali.
“Per quanto riguarda l’Amfm-Emaia abbiamo dovuto approvare un primo debito fuori bilancio per perdite gestionali ante liquidazione di ammontare pari a 682.545 euro – ha proseguito Dispenza – Sull’Amiu abbiamo trovato una situazione altrettanto critica. Debiti previdenziali non pagati risalenti agli esercizi 2001-2003 per 3.572.783,92 euro oltre le spese legali già liquidate. Cioè, su lavoratori assunti l’azienda non aveva versato oneri previdenziali e questo comportamento da parte di un ente pubblico è semplicemente inqualificabile. Abbiamo dovuto ricorrere ad una transazione per rifondere all’Inps quanto dovuto nel corso degli anni”.
Ulteriori transazioni con creditori e fornitori sono state avviate al fine di ridurre i rischi di azioni esecutive.
“Attraverso un’opera di risanamento che definirei titanica – continua Dispenza – abbiamo cercato, in poco meno di 3 anni, di avviare a soluzione una delle maggiori criticità che il Comune di Vittoria presentava. Rispetto delle regole vuol dire rispetto degli adempimenti tributari da parte di cittadini e imprese e dall’altro, di quelli contabili e finanziari da parte dell’Ente.
Filippo Dispenza, Giovanna Termini e Gaetano D’Erba hanno inoltre sottolineato come il maggior peso del servizio di igiene urbana non ha generato un aumento delle tariffe per i cittadini come invece rilevato nel contesto nazionale, anche grazie ad un’azione di recupero di tutte quelle utenze non censite.
Nonostante il peso dei debiti, il Comune ha portato avanti investimenti e progetti, oggi alcuni dei quali cantierabili, che interessano:
ed altri progetti in itinere, grazie ai lavori di programmazione legati ad agenda Urbana e a tante altre misure di finanziamento regionale e nazionale che vedono la città di Vittoria in ottima posizione.
“Il pagamento dei tributi locali rappresenta l’adempimento di un dovere civico improcrastinabile, fonte essenziale di quelle entrate comunali che andranno a sostenere i servizi erogati dal Comune sul territorio. È essenziale garantire un gettito tributario certo e nell’ottica dei principi di efficacia, efficienza ed economicità a cui si ispira l’azione della Pubblica Amministrazione; perché, contribuire alla vita della città ed alle esigenze di una corretta amministrazione comunale, costituisce un dovere etico e morale per tutti i cittadini” ha commentato la Commissione straordinaria. “Come recita la nostra Costituzione, tutti i cittadini hanno l’obbligo di concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Naturalmente con le dovute attenzioni ai soggetti che, oggettivamente, versano in condizioni di difficoltà economiche”.