È partito il conto alla rovescia per la seconda tappa del Vivilo Wine Fest che si terrà all’interno del Castello di Donnafugata a Ragusa il 6 e 7 luglio, a seguito del successo della prima edizione presso il Castello dei Principi di Biscari di Acate con oltre 1.500 visitatori.
Il Fest è organizzato e ideato da RO.MA. Union Marketing & Trade s.r.l.s., un’impresa tutta al femminile e con sede a Vittoria, città patria del vino Cerasuolo da cui prende il nome l’unica D.O.C.G di Sicilia.
Si tratta di un evento imperdibile di degustazione, di sapore e di conoscenza del territorio ibleo tra ulivi, carrubi e muri a secco, che si svolgerà in due giornate ricche di piacevoli incontri con i produttori e con le Cantine più prestigiose. Ad avvalorare l’iniziativa sarà anche la partecipazione di rappresentanti Ais, Anag, Fisar, Onav. Pertanto, ai banchi di degustazione e alle Masterclass dedicate saranno presenti esperti del settore, ma anche giornalisti e cultori del turismo enogastronomico.
Ma dentro il mondo del Vivilo Wine Fest c’è anche altro. Infatti, la manifestazione ha una forte rilevanza socio-culturale sia per l’azione di promozione del territorio; sia per l’obiettivo di implementare lo scambio formativo ed esperienziale tra produttori, esperti del settore, cultori e visitatori; sia perché ospiterà al suo interno anche la mostra artistica Legàmi, dedicata al tema del rispetto sulle donne, in collaborazione con il Circolo fotografico ibleo Asa25. Inoltre, la leggenda del Castello di Donnafugata che avrebbe come protagonista una “donna-vittima”, costretta alla fuga, non fa che rendere il connubio vino-donna ancora più forte.
All’interno del Fest anche spunti di riflessione letteraria con il focus: “Il Vino: tra anima e corpo in Dante”, a cura dell’imprenditore digitale Simone Terreni, cultore di Dante e scrittore del libro “A Superar lo Inferno”, edito da Trèfoglie; nonché le note musicali di artisti locali che accompagneranno con le loro performances i winelovers, esaltando ancora di più l’eleganza della location del Castello.
A spiegare il perché della mission di Vivilo così strettamente legata al territorio, ma anche al sociale sono le parole di una delle menti ideatrici del Vivilo Wine Fest, nonché referente per la città di Vittoria della Rete antiviolenza Zeromolestie Sinalp, Roberta Sallemi: “Il turismo enogastronomico attrae da sempre visitatori da tutto il mondo e Vivilo Wine Fest vuole offrire un’esperienza d’accoglienza unica, legata alla conoscenza in campo vitivinicolo, allo scambio reciproco e pertanto ai valori universali di condivisione tipici della nostra Sicilia. Grazie alla lunga storia di antiche influenze che hanno caratterizzato i nostri vini siciliani e la nostra Terra abbiamo la possibilità di vivere e far rivivere l’esperienza dell’ospitalità con occhi diversi, sicuramente più sensibili ed impegnati nel sociale. Proprio in quest’ottica si è scelto per questa edizione di allestire nel Castello di Donnafugata una mostra artistica che rivendichi la libertà ed i diritti delle donne tramite un fil rouge che unisce e interessa tutti”.
“Il nostro proposito – ha concluso l’altra ideatrice dell’iniziativa, Martina Spitale – è quello di far conoscere cosa si nasconda dietro un calice, al fine di valorizzare non solo la qualità e le proprietà intrinseche, ma anche la cultura di una Sicilia che emoziona e che deve coinvolgere sempre più i giovani in questo settore. Pertanto, VIVILO Wine Fest mira a lanciare, grazie alla filiera culturale del vino buone prassi per una rivoluzione gentile secondo il modello di Dacia Maraini, ovvero quello della creazione di spazi di dialogo e di progetti universali che parlano al cuore. E se il vino è cultura, la cultura non è proprio questo?”.
Per maggiori informazioni sull’evento si invita a prendere visione del sito internet e a seguire le pagine social di Vivilo Wine Fest.