Rabbia e dolore a Vittoria dopo la tragedia di ieri sera, causata da un automobilista pirata alla guida di un Suv che ha falciato due bambini che giocavano davanti l’uscio di casa.
La morte di Alessio D’Antonio, 11 anni, il ferimento del cuginetto, Simone, che lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione pediatrica del Policlinico di Messina dopo che gli sono state amputate le gambe, ha gettato nello sconforto due famiglie, la scuola frequentata dai due bambini e l’intera città.
QUI LA FIACCOLATA E LA MESSA PER I DUE BIMBI
Simone e Alessio, coetanei e inseparabili, sono figli di due fratelli operai di Vittoria. I due cuginetti erano soliti giocare insieme con lo skateboard, come ricorda un vicino di casa ancora sotto choc per la scena cui ha assistito ieri sera. Simone e Alessio erano insieme anche a scuola, la quinta elementare dell’Istituto comprensivo “Portella della Ginestra”.
“E’ un dolore immane – dice la dirigente scolastica, Daniela Mercante, -. Tutta la nostra comunità scolastica è in lacrime. Siamo vicini alle due famiglie in questo momento di profondo dolore”. Durante il periodo estivo i due cugini frequentavano il Grest organizzato dalle parrocchie iblee. Oggi le attività sono state sospese e Alessio verrà ricordato dal vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta durante un raduno di tutti i gruppi parrocchiali della diocesi, mentre, si pregherà per Simone.
Tutta la città è sconvolta: l’ex sindaco di Vittoria Giovanni Moscato (il Comune attualmente è retto da tre commissari, ndr) chiede giustizia e pene severe per il responsabile di questa tragedia, Rosario Greco, 37 anni, pregiudicato, arrestato con l’accusa di omicidio stradale, che davanti agli inquirenti ha ammesso di essere ubriaco e di avere assunto cocaina.
“La nostra comunità – dice Moscato – si stringe attorno alla famiglia. Il nostro pensiero e le nostre preghiere sono rivolte anche al piccolo Simone che sta lottando per la vita. Nessuno ci restituirà il piccolo Alessio, nessuno ridarà i suoi sorrisi alla famiglia, nessuno ridarà serenità ai suoi genitori ma certamente loro su tutti hanno diritto ad una giustizia inflessibile: pene severe e certe. Senza se e senza ma. La nostra città non può essere ostaggio di criminali di questo genere e non può accettare di vivere nel terrore”.
“Da vicepresidente della commissione Trasporti della Camera sono sconvolta dalla tragedia dei due cuginetti travolti da un suv nel Ragusano. Esprimo tutto il mio dolore per questa assurda vicenda e mi stringo in un abbraccio affettuoso alla famiglia”. Lo scrive in una nota Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia.
“Per chi come me lavora ogni giorno a livello legislativo per migliorare le condizioni del traffico, della viabilità e della sicurezza sulle nostre infrastrutture viarie, questa è una sconfitta”, aggiunge e ricorda: “Nella revisione del codice della strada che stiamo svolgendo alla Camera ci sono molte criticità irrisolte che noi di Forza Italia non manchiamo di sottolineare ma c’è un elemento positivo: un giro di vite per chi guida senza prestare attenzione o in uno stato di alterazione. Certamente però non basta, servono maggiori controlli per impedire a una persona alterata e con precedenti penali di guidare un’auto, uccidere un bambino, rovinare per sempre la vita a un altro piccolo e alla sua famiglia”.
E conclude: “Alla prevenzione e alla sensibilizzazione di coloro che guidano, che sono necessarie, bisogna che lo Stato non lasci scampo a chi mette a rischio la vita propria e quella degli ignari pedoni per l’alcool, la droga o per controllare il cellulare alla guida. Se per farlo servono maggiori risorse per le forze dell’ordine, bisogna trovarle. Perché i soldi investiti per salvare vite umane sono soldi spesi bene”.
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