E’ polemica a Scicli per via della rimozione della bandiera arcobaleno, riconducibile all’Arcigay, dal balcone del Comune di Scicli. Contro questa decisione si è schierato il parlamentare regionale del Pd, Nello Dipasquale, per cui “in questo modo si ledono i diritti di una comunità che lotta contro ogni forma di discriminazione e che promuove i diritti LGBTQ“.
Per la rimozione della bandiera, si è schierato Antonio Firullo, candidato nella lista De Luca sindaco di Sicilia, autore, nei giorni scorsi, di una lettera al sindaco di Scicli.
“Fermo restando – si legge nella lettera di Antonio Firullo – il rispetto del diritto di tutti, la bandiera dell’Arcigay, al contrario è discriminatoria e fuori luogo. E’ un simbolo importante, certamente, ma non rappresenta l’istituzione e deve essere rimossa e collocata in altra parte ad altri simboli di categoria”.
Il sindaco, dopo quella lettera, ha provveduto a togliere il simbolo dell’Arcigay dalla balaustra ma veemente è stata la reazione del parlamentare del Pd, Nello Dipasquale, candidato all’Ars, per cui si è si è trattato di “un evidente attacco omofobo contro comunità LGBTQ+”.
Secondo il deputato Ars, “la bandiera dell’associazione era appesa alla balaustra del balcone e non insieme alle bandiere istituzionali che sventolano una accanto all’altra come prevede il Cerimoniale del Governo” e lancia un attacco al sindaco. “Sorprende ancora di più, poi, che il primo cittadino, appena quattro giorni – dice il parlamentare regionale del Pd, Nello Dipasquale – dopo e senza batter ciglio, abbia dato seguito all’istanza rimuovendo la bandiera da un luogo in cui stava da più di un anno e mezzo e dove, negli anni precedenti, hanno avuto spazio anche i drappi di altre associazioni (Libera, Casa delle Donne – Scicli, Legambiente, etc.)”.