I militari della Finanza di Ragusa hanno sequestrato beni per un valore di 1,5 milioni di euro di un imprenditore agricolo nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta tra Gela e Ragusa. Il provvedimento, sollecitato dalla Procura di Gela, è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela.
Oltre al blocco dei conti correnti, i finanzieri hanno congelato 21 beni immobili tra terreni e fabbricati tra le province di Ragusa e Caltanissetta, nonché quote societarie riconducibili a 3 diverse società.
Le indagini sono scaturite dalla denuncia di un’organizzazione di produttori agricoli, che aveva rilevato una serie di operazioni anomale tra un proprio socio ed una azienda di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli al dettaglio riconducibile alla medesima compagine societaria.
Dagli accertamenti effettuati, caratterizzati dalla disamina di una notevole mole di documentazione contabile e
bancaria, risulta allo stato riscontrato che l’imprenditore avrebbe distratto denaro dalle casse aziendali, attraverso la sistematica interposizione dell’organizzazione di produttori agricoli di cui era socio in una serie di fatturazioni false finalizzate esclusivamente al depauperamento di una azienda in fase di decozione finanziaria a beneficio di un’altra “in salute”, entrambe facenti capo all’indagato.
Secondo la contestazione provvisoria in fase di indagini preliminari, al fine di liberarsi di tutti i beni aziendali,
l’imprenditore costituiva una nuova società affidata ad una “testa di legno”, con la quale stipulava un finto
contratto di cessione del ramo d’azienda e, contestualmente, reinvestiva parte delle somme provento di reato
nelle altre attività economiche al medesimo riconducibili.