Incidente autonomo nel primo pomeriggio odierno in via Ettore Fieramosca a Ragusa. Attorno alle 15.30, il conducente di una vettura, per causa ancora da accertare, ha perso il controllo del proprio mezzo ed è andato ad impattare contro il palo della pubblica illuminazione.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto il conducente, settantasettenne, e lo hanno affidato alle cure del 118 che ha trasferito l’anziano all’ospedale Giovanni Paolo II. Sul posto per le attività di competenza ed i vari rilievi, il personale della polizia locale.

Incidente sulla Palermo-Agrigento, amputata la gamba a un giovane

Incidente stradale lungo la statale 121 Palermo-Agrigento, all’altezza di Villafrati. A rimanere ferito in modo grave è stato Giuseppe A., 32 anni, residente a Canicattì. Il giovane si trovava a bordo di un’auto guidata da un amico, rimasto illeso nello schianto.

Secondo una prima ricostruzione, i due stavano facendo rientro a Canicattì dopo aver trascorso la giornata a Palermo. Giunti all’altezza di Villafrati, il conducente avrebbe perso il controllo del mezzo. La causa sarebbe da attribuire allo scoppio di uno pneumatico, che ha fatto sbandare il veicolo. Dopo una terribile carambola, l’auto si è schiantata contro il guardrail.

Immediato l’allarme al 118, che ha inviato un’ambulanza sul posto. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo, dove si trova tuttora ricoverato in gravissime condizioni. Il ragazzo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico di amputazione di una gamba. I medici restano cauti sulla prognosi, in attesa che il paziente si risvegli dal coma farmacologico indotto per l’operazione.

La terribile notizia si è rapidamente diffusa nella comunità di Canicattì. Ieri sera nella chiesa di San Diego si è tenuta una veglia di preghiera, per sostenere Giuseppe e i suoi cari in queste ore drammatiche. In tanti si sono stretti intorno alla famiglia, ripetendo la loro fiducia nella fede. Il parroco don Salvatore Casà ha guidato il momento di raccoglimento, invitando a non perdere la speranza. Ora Canicattì attende con il fiato sospeso un miglioramento delle condizioni del 32enne, nella speranza di poterlo presto riabbracciare.