Resta alta in Sicilia l’attenzione sul fronte alimentare anche nel periodo di emergenza sanitaria. Questa volta i controlli disposti dal presidente della Regione Nello Musumeci si sono concentrati sul grano proveniente dall’estero. Gli agenti del Nucleo operativo per la sicurezza agroalimentare del Corpo forestale regionale – che hanno operato in sinergia con i colleghi dell’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari – sono entrati in azione nel porto di Pozzallo, dove sono giunte tre navi provenienti da Turchia, Albania e Malta. A bordo, un carico complessivo di grano duro di oltre undicimila tonnellate destinato a mulini del Siracusano e del Ragusano. Erano presenti anche gli ispettori fitosanitari dell’assessorato dell’Agricoltura. Sul grano, di provenienza francese, spagnola e ungherese, sono stati effettuati prelievi e i campioni, subito trasmessi ai laboratori del ministero delle Politiche agricole. Le analisi chimico-fisiche, i cui esiti si conosceranno entro pochi giorni, mirano soprattutto ad accertare l’assenza di residui di pesticidi, in particolare di glifosato.
“Impensabile, specie in un momento come questo – sottolinea il governatore Musumeci – che si possano minimamente allargare le maglie della rete di controllo su tutto ciò che entra in Sicilia per finire sulle nostre tavole. Ciò che è prassi, oggi diventa a maggior ragione una regola ferrea e qualora dovessero essere accertate anomalie sulla qualità della merce faremmo scattare immediatamente il fermo sanitario. Il rigore, che finora ha dato i risultati sperati, è stato e resterà un principio saldo a beneficio della salute dei siciliani”.
“Anche in tempi di coronavirus continuano ad arrivare navi cariche di grano estero nel porto di Pozzallo nel Rso lagusano. Questo nuovo sbarco avrà un effetto depressivo sul prezzo del grano, proprio in un periodo in cui il mercato continuava ad essere più sostenibile economicamente per i nostri produttori. Immettere nuova quantità di grano dall’estero in un periodo come questo, in cui il prezzo era di €0,30, non potrà che non potrà che danneggiare l’economia locale”. A dichiararlo è l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao a proposito del nuovo arrivo di navi cariche di grano straniero nel porto di Pozzallo nel Ragusano.
“Voglio esprimere il mio plauso all’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera sulla tempestività nei controlli ma chiedo alla locale Capitaneria di Porto di riferire la provenienza e le caratteristiche del grano, soprattutto il rispetto delle procedure di verifica e corretto smaltimento dei prodotti altamente tossici utilizzati per il trasporto intercontinentale del grano. L’obiettivo deve essere sempre quello della tutela e della salvaguardia della salute dei siciliani. E non dimentichiamoci poi la tracciabilità, dove andrà a finire questo grano? Occorre tenere gli occhi aperti su tutta la filiera, dallo sbarco del grano, fino ad arrivare alla macina alla trasformazione, e all’immissione al consumo”. pone l’accento sulla necessità del consumo di prodotti locali la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo.
“Abbiamo una crisi economica gravissima sulle nostre spalle. I nostri piccoli e grandi agricoltori della Sicilia – spiega Campo – stanno soffrendo per la situazione di emergenza coronavirus e per il prezzo a cui sono costretti, oggi più di prima, a svendere il loro prodotto. E dall’altra parte cosa succede? Multinazionali estere invadono il nostro mercato con prodotti di scarsa, se non infima, qualità. Sembra veramente un paradosso: invece di essere sostenuti in questa battaglia, veniamo sopraffatti dalle solite logiche neoliberiste. Oggi è necessario consumare e tutelare prodotti della nostra terra, questo è il messaggio che deve passare” – conclude la deputata.
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