Un agguato a colpi d’arma da fuoco si è verificato nelle ore scorse a Scicli, nel Ragusano. Due uomini, entrambi con qualche precedente penale, sono rimasti feriti ma sono riusciti a scampare alla morte, scappando a bordo della loro macchina e con questa si sono recati nella caserma di Scicli per cercare riparo.
I sospetti dei carabinieri sugli autori dell’agguato
Secondo una prima ricostruzione al vaglio del comando provinciale di Ragusa, gli autori della spedizione punitiva conoscerebbero le vittime per via dei loro trascorsi, segnati da continue contrapposizioni. I due arrestati sono pregiudicati e ci sarebbero vecchi dissidi tra le famiglie.
Un regolamento di conti
L’idea è che si tratterebbe di un regolamento di conti, resta da accertare se riconducili a fatti di natura strettamente privata o legati a qualche attività criminale: tutto quanto è al vaglio degli inquirenti, coordinati dai magistrati della Procura di Ragusa, che hanno aperto un’inchiesta.
Le ricerche
I carabinieri avevano, dunque, già avuto dei sospetti concreti sui responsabili: infatti le ricerche per intercettare i sospettati sono iniziate subito. Molto, comunque, dipenderà da quanto sveleranno le vittime, che sono state trasportate in ospedale, le cui condizioni non sono gravi.
La loro testimonianza consentirebbe di chiudere il cerchio attorno agli autori dell’agguato: è probabile, stando a quanto emerge in queste prime fasi delle indagini, che ci siano almeno due persone coinvolte.
Le indagini balistiche
In merito all’arma usata dagli aggressori, i militari stanno compiendo delle verifiche: potrebbero avere usato uno o più fucili ma questo lo si stabilirà non appena saranno terminati i sopralluoghi sulla scena dell’agguato.
Le vittime non si sarebbero accorte di chi ha provato ad ammazzarle, di certo, quando gli attentatori hanno agito erano in macchina anche se non si comprende ancora cosa ci facessero lì. Dopo gli spari, l’uomo che era alla guida dell’auto ha avuto la prontezza di inserire la prima ed a velocità sostenuta sono scappati, riuscendo a raggiungere il luogo più sicuro: la caserma dei carabinieri.
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