L’Italia si avvia verso la riaperture. Già da oggi, come previsto dal Governo e dall’ordinanza del Governatore Musumeci, riaprono le librerie e negozi per bambini. Allo studio dell’esecutivo c’è adesso la possibilità di fa ripartire anche altri settori tra cui la moda, le auto e anche la metallurgia.
A lavoro c’è una task force di esperti guidata da Vittorio Colao. Il gruppo di lavoro si riunirà per iniziare a progettare la cosiddetta Fase 2, cioè la fase in cui è prevista la convivenza con il Covid19. Il modello che seguirà l’Italia sarà sulla falsa riga di quello cinese o coreano. Gli italiani dovranno utilizzare applicazioni sui cellulari per potersi spostare, dovranno produrre autocertificazioni digitali e saranno tracciati in continuo. Secondo quanto si legge sul Messaggero, la app avrà anche un sistema di allerta per segnalare gli spostamenti delle persone soggette a restrizioni e risultati quindi positivi al virus. Oltre a sostituire l’autocertificazione cartacea, l’applicazione, che sarà scaricabile da un sito del governo e sarà disponibile sia per iOS sia per Android, dovrebbe consentire la geolocalizzazione dei cittadini.
Il Governo intanto sta iniziando a valutare aperture mirate anche se ancora non ci sono date certe. Si vedrà solo dopo aver aggiornato i protocolli di sicurezza ma si sta iniziando a pensare anche a un ritorno alla normalità per fasce d’età.
Le scuole intanto continueranno a restare chiuse e, come ipotizzato dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, appare ogni giorno più probabile che se ne riparli a settembre. Intanto ieri il sottosegretario Lorenza Bonaccorsi ha assicurato che “andremo al mare” anche se con misure per il distanziamento in spiaggia e a favore del “turismo di prossimità”. Continuerà ad essere privilegiato lo smart working.
Il lavoro della task force per l’emergenza non sarà facile e, come detto, prima del 3 maggio potrebbero arrivare, con un aggiornamento della lista delle attività consentite da parte del ministro dello Sviluppo economico, nuove riaperture.
Ma a mare ci andremo? Forse sì’ ma con ingressi contingentati, distanza di sicurezza e protezioni. ma non è ancora detta l’ultima parola. Al momento la stagione balneare è bloccata. Almeno in Sicilia dove il governo della Regione ha detto no, niente bagni e chissà fino a quando
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