Nel giorno della manifestazione, rivelatasi un flop, contro la Ztl di Palermo, è tempo di bilanci.
La polemica tra favorevoli e contrari continua a tenere banco, anche in consiglio comunale.
Lo conferma, alla trasmissione radiofonica “La catapulta”, condotta da Mario Caminita su Radio Action, il consigliere di Sala delle Lapidi Filippo Occhipinti che prende le distanze dal sit-in di oggi, al quale hanno partecipato uno sparuto gruppo di cittadini e commercianti.
“Questa manifestazione – dice Occhipinti – è basata su un concetto di disobbedienza civile che non è sbagliato in sé ma che non sentiamo di appartenerci perché ricordiamo che si attende ancora il pronunciamento del Tar sul ricorso presentato. E poi, bisogna sempre agire legalmente”.
Intanto, è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che Legambiente e Italia Nostra si sono schierati formalmente in difesa della Ztl e per questo hanno deciso di presentare un intervento in opposizione al Tar contro l’istanza avanzata da 400 cittadini e un cartello di associazioni, in cui si chiede l’annullamento del provvedimento al via in città lo scorso 10 ottobre.
Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente, sarebbe ottimista per le ricadute positive della Ztl sull’inquinamento. Occhipinti è scettico: “Il discorso dell’inquinamento meriterebbe un grande approfondimento, ma dati certi o normativamente validi non ce ne sono. Evidentemente Legambiente dispone di dati che noi non abbiamo. L’unica certezza è che si è ridotto il traffico nella Ztl ma sul perimetro a libera percorrenza è aumentato”.
Certo, si potrebbe lasciare l’auto a casa o in punti strategici della città, e prendere i mezzi pubblici. Una prospettiva che a Palermo appare alquanto aleatoria. Occhipinti tuona: “I bus sono troppo pochi ed il servizio non è certamente sufficiente ed efficiente”.
Supponiamo il caso di parcheggiare l’auto, per poi entrare in bus nella Ztl, che succede? E qui bisogna toccare il tasto dolente delle strisce blu, ovvero i parcheggi a pagamento.
“Lungo lo snodo del 101 – osserva Occhipinti – i parcheggi sono tutti a pagamento. Quindi non c’è nessun incentivo a lasciare la macchina per prendere i mezzi pubblici. Dovrei pagare due volte. Eppure, il programma elettorale del sindaco orlando prevedeva l’abolizione o comunque il ridimensionamento delle zone blu, che invece sono aumentate…”
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