“Senza Saverio Romano e compagni in Sicilia perdiamo 25 collegi”. L’analisi sarebbe di Gianfranco Miccichè. Sarebbe stata riferita dal Commisario di Forza Italia in Sicilia nel corso di una telefonata ieri con Silvio Berlusconi. Sarebbe stato questo il passaggio determinante nella chiusura dell’accordo fra la coalizione di centrodestra e Noi con l’Italia la nuova formazione centrista, la quarta gamba a guida Fitto-Cesa.
A riferire di questa telefonata oggi è il Messaggero. Ma l’accordo raggiunto non è poi così sereno. Ai tredici collegi inizialmente offerti ai centristi e rifiutati con sdegno ne sarebbero stati aggiunti altri ma la cosa non sarebbe piaciuata a Salvini e Meloni.
Facciamo due conti in tasca alla coalizione. Nella revisione delle spartizioni dei collegi Noci con l’Italia passerebbe a 21 collegi certi, 8 in più rispetto a quelli offerti in precedenza. Otto collegi che vengono meno soprattutto a Fratelli d’Italia ma Berlusconi ne avrebbe aggiunto altri dieci presi da quelli di Forza Italia. A conti fatti 25 sarebbero quelli ‘sicur’ mentre altri sei sarebbero in bilico per un totale di 31 collegi. Più i candidati, naturalmente, nella quota proporzionale che non è certo indifferente.
Ma se Cesa ringrazia Silvio Berlusconi per avere riconosciuto il peso dei centristi, salta subito agli occhi che non c’è alcun riferimento ne a Salvin ne alla Meloni. C’è, dunque, pace artamata nel centrodestra con la destra della Lega e di Fratelli d’Italia che non condivide questa impostazione e con Salvini che proprio non ne vuole sapere di riconoscere a Berlusconi la leadership della coalzione che il cavaliere comunque si prende senza nemmeno discuterne.
Pace armata ma coalizione compatta al voto. Almeno questa dovrebbe essere l’obiettivo. Dopo la vittoria via alle coltellate…
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