L'iniziativa

Zone franche montane, 75 giorni di presidio a Irosa, oggi l’audizione in commissione Bilancio

  • Zone franche montane, 75 giorni di presidio a Irosa, oggi audizione digitale in commissione bilancio
  • A rappresentare le 133 comunità resilienti è stato il coordinatore del Comitato promotore Vincenzo Lapunzina
  • Di turno al presidio assessori di Baucina e Grotte

Settantacinquesimo esimo giorno di presidio dello svincolo di Irosa, questa mattina il comitato è stato audito dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Sicilia, presieduta dall’onorevole Riccardo Savona.

L’audizione si è svolta in presenza digitale e dal camper, sede operativa del Comitato, si è collegato il coordinatore, Vincenzo Lapunzina.

Di turno al presidio, in rappresentanza delle 133 comunità resilienti le terre alte della Sicilia gli assessori di Baucina (Pa) e Grotte (Ag), Saverio Manfrè e Giuseppe Mancuso.

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Unanime la convinzione dei due giovani amministratori: “la fiscalità di sviluppo è vitale per la rinascita dei territori di montagna e per arginare il fenomeno di desertificazione umana e imprenditoriale, soprattutto delle giovani generazioni che in queste condizioni sono costretti a realizzare altrove i propri progetti di vita”.

“La fiscalità di sviluppo, contemplata dalla Legge di prospettiva approvata da questo Parlamento è assente nei principi enumerati dalla Legge di stabilità regionale di prossima approvazione”, ha affermato Lapunzina, nel corso dell’audizione.

“Eppure – continua Lapunzina – il 17 dicembre 2019 il Parlamento regionale volle avviare una fiscalità di sviluppo espressamente prevista dalle disposizioni della Unione Europea e al momento assenti nella Carta costituzionale siciliana, per la mancanza di norme attuative”.

“Siamo fiduciosi che il Parlamento regionale farà proprio il nostro appello – conclude il coordinatore del Comitato – è tempo di dare fiducia agli operatori economici che resistono in montagna, servono risorse rivenienti dall’applicazione dagli articoli 36 e 37 dello Statuto. Per ottenerle occorre la piena operatività della Commissione paritetica ed è per questo motivo che abbiamo chiesto ai presidenti Musumeci e Miccichè di potere partecipare alla nomina a di uno dei componenti».

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