Dopo la zona rossa in tutta la provincia di Palermo disposta con ordinanza del Presidente della Regione arriva anche una ordinanza sindacale a Palermo che proroga il contestatissimo divieto di vendita degli alcolici dalle 18 alle 5del mattino.
La proroga dell’ordinanza ‘proibizionita’
A seguito della dichiarazione della zona rossa e al fine di ridurre il rischio di assembramenti, il sindaco Leoluca Orlando ha reiterato l’ordinanza che prevede il divieto di vendita degli alcolici. Pertanto, sino alla data del 22/04/21 compreso, con possibilità di rinnovo e di modificazione in relazione alla situazione epidemiologica e dei consequenziali provvedimenti emergenziali, sarà vietata a tutti gli esercizi commerciali e ai gestori dei distributori automatici la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Il divieto è valido su tutto il territorio cittadino dalle ore 18.00 alle ore 05.00 di tutti i giorni. Resta sempre consentita la vendita con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per attività di confezionamento che di trasporto.
Le sanzioni
Le violazioni saranno punite con l’applicazione delle sanzioni previste per legge e, in particolare, ai sensi dell’art. 2 DL 33/2020, con l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000. Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione obbligatoria amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.
Le strane parole di ieri di Orlando
“Credo non sia utile commentare in alcun modo dati numerici né dati sul sistema ospedaliero, della cui validità ciascuno si assume le responsabilità secondo le rispettive competenze – dice il sindaco – Ho chiesto al Ministro della Salute ogni necessaria attenzione alla situazione siciliana, in considerazione del fatto che la correttezza dei dati numerici, la tenuta del sistema sanitario e la tempestività dei provvedimenti sono condizioni necessarie per un efficace contrasto al diffondersi della pandemia, così come per la salute dei cittadini e per mitigare l’impatto socio-economico delle scelte adottate.
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