- Tiriamo fuori Palermo dalla zona rossa, l’appello delle imprese
- Confesercenti Palermo interviene a poche ore alla decisione
- Imprese interessate a fare rispettare distanziamento e uso di mascherine
“Tiriamo fuori Palermo dalla zona Rossa. Facciamo delle attività commerciali sentinelle sul territorio e non vittime sacrificali.” È l’appello lanciato da Confesercenti Palermo a poche ore dalla decisione sulla permanenza o meno della città in zona rossa.
L’appello di Confesercenti
“Serve un segnale immediato che restituisca fiducia alle imprese ormai al limite – dice la presidente Francesca Costa – Le regole sulla chiusura di alcune attività e non di altre hanno creato disparità e difficoltà tra gli esercenti, senza tuttavia evitare assembramenti e la libera circolazione delle persone. Confesercenti Palermo chiede una valutazione attenta considerando che il rapporto popolazione-contagiati è abbondantemente e stabilmente sotto quota 250 ogni 100mila abitanti. Le imprese – conclude Costa – sono le più interessate a fare rispettare distanziamento e uso di mascherine, perché dal contenimento dei positivi dipende la loro sopravvivenza. Aiutiamoci a sconfiggere la pandemia”.
Intanto è attesa per la decisione di Musumeci
Scade alla mezzanotte di oggi l’ordinanza del Presidente della Regione Nello Musumeci che dispone la zona rossa a Palermo e in 22 comuni della provincia. Parimenti ci sono altri tre comuni in aree diverse della Sicilia che si trovano nella medesima condizione di scadenza dei provvedimenti.
Orlando vuole ancora la zona rossa
A spingere per la proroga della zona rossa nel capoluogo è il sindaco Leoluca Orlando. Nonostante i dati non siano omogenei e non facciano scattare automaticamente un simile provvedimento, il primo cittadino è fortemente convinto dell’esigenza di misure stringenti e anzi lamenta la poca efficacia di quelle in corso ormai da tempo. “Mi auguro – ha detto il sindaco questa mattina intervenendo su Radio Capital alla trasmissione Breakfast Club – che si faccia una scelta che tenga in conto in maniera seria, senza bluff e confusione, l’adozione delle misure più rigorose possibili in base all’andamento dei dati epidemiologici e soprattutto alla tenuta delle strutture ospedaliere. Ma lo ripeto, i cittadini facciano la propria parte”.
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