Sindaci, amministratori dei Comuni ad elevata altitudine di Sicilia a associazione delle Zone franche montane Sicilia si sono dati appuntamento domani, domenica 5 novembre alle ore 10:30, nell’aula consiliare del Comune di Blufi. Non è previsto un orario di “fine lavori”. Nel corso del briefing sottoscriveranno un documento che richiama il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a fare delle “scelte, coraggiose e lungimiranti”.
L’impegno chiesto a Musumeci
Il Comitato regionale chiederà formalmente al governatore siciliano se la Regione intende destinare al finanziamento delle disposizioni istitutive le zone franche montane in Sicilia le risorse indicate al comma 4 dell’articolo 169 della “Legge di Stabilità” dello Stato. Così come suggerito dai vertici della commissione Finanze e Tesoro del Senato, presieduta dal senatore Luciano D’Alfonso, “per far decollare celermente la norma e la successiva esperienza amministrativa e attuativa”.
Senza le somme un fallimento
“La mancata allocazione delle risorse necessarie alla start up – si legge nella lettera – della norma sulle Zfm sarà il fallimento di chi, in maniera irresponsabile, non avrà avuto il coraggio di fare oggi la propria parte, non è più il tempo dei buoni propositi”. Sindaci e associazione chiedono una risposta chiara e inequivocabile: “Affinché ognuno di noi – scrivono – possa tirare le legittime conclusioni”. In poche parole necessita la scintilla finanziaria per mettere in moto la macchina organizzativa.
Iniziative da pianificare
Nel corso della mattinata di domenica il comitato pianificherà una serie di iniziative finalizzate a sensibilizzare il governo regionale a dare una speranza a chi ancora resiste nelle aree ignote dell’Isola. “La legge che istituisce le zone franche montane è la chiave per far rialzare la testa a tutti i siciliani – dichiarano i componenti del gruppo esecutivo del Comitato regionale – come la ‘Sicilia è la chiave di tutto’. Avremo modo di spiegarlo meglio nei prossimi giorni”.
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