“Il ministro Fitto è stato molto chiaro: il Governo intende perseguire l’obiettivo della norma sul credito di imposta fino al 60 per cento per gli investimenti nella Zes Sud”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato e responsabile politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.

“La percentuale indicata dal direttore delle Agenzie delle Entrate – spiega – è stata individuata attraverso un calcolo che ha tenuto conto non solo degli investimenti realizzati, ma anche di quelli ‘prenotati’ per i prossimi mesi, che verranno effettivamente contabilizzati in un secondo momento. La cosa che maggiormente dispiace, però, è il fatto che l’Agenzia non abbia risposto a ben due lettere inviate dal Ministro Fitto, non dando la possibilità di verificare l’esatto ammontare necessario a coprire le richieste e quindi a intervenire in questa direzione”.

“Governo ha già richiesto all’Agenzia delle Entrate di rifare i calcoli”

Ed ancora: “Il Governo ha già richiesto all’Agenzia delle Entrate di rifare i calcoli, quindi. E non cambia idea: il credito d’imposta per la Zes Unica Sud è uno strumento essenziale per il rilancio del Mezzogiorno, e l’entità del finanziamento dovrà essere quella indicata dal Governo all’atto dell’approvazione del provvedimento. Attendiamo quindi che, finalmente, l’Agenzia delle Entrate dia riscontro alle richieste del Governo, per poi mettere in campo gli interventi necessari per coprire economicamente, se sarà il caso, la quota di credito indicata – conclude Varchi – e giustamente attesa dalle imprese la cui massiccia adesione alla misura dimostra la bontà del lavoro svolto dal Ministro Fitto”.

Referendum per abrogare l’autonomia differenziata, via ai banchetti

Intanto, al via nei giorni scorsi in Sicilia la campagna referendaria per la cancellazione dell’autonomia differenziata, promossa da un comitato composto da sindacati, partiti, associazioni della società civile. Postazioni per la raccolta delle firme in tutta l’Italia. Nell’isola i comitati territoriali hanno allestito banchetti nelle piazze, nei mercati, nelle località marine, davanti a ospedali.

Il referendum

E’ quindi partita la raccolta di firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, promosso da un vasto schieramento di forze sociali, politiche e associative della società civile. Banchetti saranno allestiti sabato e domenica nelle principali piazze delle città, nei mercati, davanti a ospedali e nelle locali marine, a cura del comitato regionale e dei comitati territoriali costituitisi in questi giorni. La raccolta proseguirà anche nei giorni successivi. “Sì all’Italia unita, libera e giusta. Una firma contro l’autonomia differenziata”: è questo lo slogan dell’iniziativa. Il comitato promotore annuncia un impegno straordinario per raccogliere entro settembre le 500 mila firme necessarie. In Sicilia i comitati territoriali annunciano a loro volta iniziative a tappeto contro una misura che spaccherà il Paese, allargando i divari , rendendo più deboli la Sicilia e tutte le regioni meridionali, producendo un arretramento che riguarderà sanità, scuola, infrastrutture e tutti i servizi essenziali.

Il quesito referendario recita: “Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024 n. 86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo Comma della Costituzione?”. Sì all’Italia libera, Unita e Giusta.

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