Rifiuti ingombranti ammassati in strade laterali o senza uscita, a volte dati alla fiamme sfruttando le selve di erbacce che si vengono a creare a causa della mancata potatura delle villette. Questo è il quadro che appare agli occhi di chi si trova a visitare il quartiere Zen 2 di Palermo. Una visione tutt’altro che idiliaca, che appare agli occhi di chi si trova a muoversi all’interno della Zona Espansione Nord. Un tour condotto al fianco del capogruppo del PD Rosario Arcoleo e del volontario del quartiere Zen 2 Salvatore Tranchina.
L’ESPERIENZA DI SALVATORE TRANCHINA
Quest’ultimo presta il proprio tempo libero nel fare attività sociali per la comunità dello Zen. Ciò svolgendo anche corsi di boxe per ragazzi presso la scuola Giovanni Falcone. Un esempio civico per tutti gli abitanti della zona, anche per il suo impegno nel costituire l’associazione “San Filippo Neri”. Un ente interamente composto da percettori del reddito di cittadinanza ed impegnato nel tenere pulite le strade della borgata popolare. Una situazione che si presenta fin da subito molto complessa, resa tale anche da una mancanza atavica non solo di controlli ma anche di manutenzione ordinaria di strade e giardini.
“Noi abbiamo creato quest’associazione composta da persone che si occupano di pulire il quartiere laddove il Comune non vi riesce – commenta Salvatore Tranchina -. Questo punto di riferimento lo abbiamo a creato al fine di ripulire zone in cui ci sono erbacce, per evitare che prendano fuoco. Nonchè per togliere accumuli di immondizia in modo tale da far sviluppare quella sensibilità giusta alle persone del quartiere”.
I RIFIUTI INGOMBRANTI ALLO ZEN 2
Il principale problema del quartiere sito in VII circoscrizione riguarda i rifiuti ingombranti. Essi vengono depositati da incivili in diversi punti, soprattutto al calare della notte. Approfittando dell’ombra e della mancanza di illuminazione, sono tanti i soggetti che abbandonano mobili, sacchetti e materiale di risulta. Fra gli esempi più lampanti vi è via San Nicola. Una strada sita a pochi passi dal Forum e resa ormai impraticabile dalla discarica a cielo aperto che si è venuta a creare all’interno. Ogni tanto, fra le frasche, si intravede qualche individuo a caccia di ferro vecchio o di materiale da riciclare in qualche modo.
“Questa è una strada abbandonata – commenta Salvatore -, diventata un centro di discarica privato per le “persone per bene”. E’ un tratto stradale in cui le persone vengono, si nascondono e vengono a scaricare. Questo avviene molto spesso la notte, perchè di certo i residenti riescono ad accorgesene. Qui buttano di tutto e di più. Questa è una zona in cui, un giorno si e un giorno no, gli danno fuoco. L’ammasso di materiale è enorme, è incredibile“.
MANCATI DISERBI, INCENDI E TOPI
La situazione peggiora di netto addentradosi nel centro dello Zen 2. In particolare, in via Rocky Marciano e in via Senocrate di Agrigento, i rifiuti si sono ammassati in maniera tale da formare cataste alte un paio di metri ed estese per decine di metri. Proprio alcune di queste, sono state date letteralmente alle fiamme. Ciò con relativo fumo nero acre immesso nell’atmosfera e, di conseguenza, nei polmoni dei poveri residenti malcapitati della zona. E sono proprio gli abitanti a segnalare altre tipologie di fenomeni collaterali. Fra questi, nelle scorse settimane, sono stati avvistati diversi topi nonché pulci e zecche all’interno delle abitazioni. La proliferazioni di questi animali infestanti è favorita, oltre che dal caldo, anche dalla presenza di erbacce e di aree verdi non curate da tempo, tanto da finire anch’esse nei roghi avvenuti negli ultimi giorni.
“Qui l’erba non è stata potata e controllata bene, visto che gli hanno dato fuoco. E’ incredibile vedere i topi che popolano la zona, nonché pulci e zecche – continua il volontario -. Questo è un periodo caldo e si dovrebbe fare una bella disinfestazione. Anche perchè da qui passano tanti bambini diretti alla scuola Giovanni Falcone. Avere simili zone lasciate così incide tanto. Questi ambienti non sono controllati. Così vengono incivili a scaricare, viene tutto abbandonato e il Comune non riesce a tenerli adeguatamente. Servono maggiori controlli. Si potrebbe pensare anche a mettere delle telecamere. Così non è più possibile. Questo quartiere ha voglia di riscattarsi”.
LA VISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE: LA PROSPETTIVA DI ROSARIO ARCOLEO (PD)
Sullo stato del quartiere è intervenuto anche il capogruppo del PD Rosario Arcoleo, impegnato in diversi progetti nella zona. “La prospettiva dello Zen è quella degli altri quartieri della città. Rispetto a molti anni fa, il territorio ha cominciato a ragionare su quali sono le prospettive di crescita. E se l’Amministrazione ha delle difficoltà oggi, è un fatto che non riguarda solo lo Zen ma anche altri quartieri“.
“Con alcuni ragazzi del quartiere – continua – stiamo iniziando a pensare come poter spingere e riqualificare non solo il territorio ma anche la classe sociale. Con alcune associazioni, abbiamo fatto un progetto carino che consente di mettere a contatto il residente con la politica. Ad esempio abbiamo istituito un numero di telefono in cui i cittadini possono fare delle segnalazioni e i volontari vanno a fare un intervento”.
“STIAMO PROVANDO A CEDERE A RESET LA RACCOLTA DEGLI INGOMBRANTI”
“Naturalmente l’Amministrazione deve essere più presente – sottolinea l’esponente del PD -. Stiamo provando, dopo il covid-19 che per noi è stato devastante come credo nel resto del Mondo, a riprendere le fila della città. Da questo ripartiamo. Stiamo provando a cedere a Reset la raccolta dei rifiuti ingombranti che per noi sono una piaga. E spero che si possa trovare una soluzione per gli abbandoni, perchè non è possibile che in determinati giorni ci ritroviamo 3000 materassi in città. E’ chiaro che c’è un progetto che va fuori da quello che è l’ordinario e noi dobbiamo provare a smontarlo insieme alle forze dell’ordine e alle persone che vivono in questo quartiere”.
“Penso che la prospettiva sia buona. Credo che anche lo stesso residente dello Zen ad oggi comprende che non può girarsi la faccia quando ci sono dei problemi. Se noi riusciamo, con le nuove generazioni, a fare questo, sicuramente lo Zen non sarà visto più come un quartiere degradato di Palermo, ma come un quartiere di periferia che prova a rilanciare il territorio e i propri residenti“, conclude Arcoleo”.
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