L‘epopea dei 180 palermitani bloccati all’aeroporto di Zante, in Grecia, è finalmente finita. I passeggeri che dovevano tornare a casa con un aereo di linea della compagnia aerea Volotea sono rimasti bloccati più di 48 ore in territorio estero, a causa della ripetuta cancellazione dei voli verso Palermo. Un danno a cui si è aggiunta la beffa, visto che gli sfortunati cittadini sono stati costretti a pagare con il proprio portafoglio cibo, spostamenti ed alloggio. Il tutto in un periodo di alta stagione turistica.

La testimonianza: “Bloccati due giorni in Grecia”

Aeroporto Falcone-Borsellino, Palermo

 

Un tour de force partito domenica 16 luglio e terminato soltanto ieri sera, quando alle 19.30 i passeggeri hanno raggiunto l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Fra i 180 palermitani bloccati a Zante c’era anche Marco Mazzola, che ha raccontato le 48 ore vissute nell’aeroporto greco. “Io e la mia ragazza, insieme ad un’altra coppia, dovevamo rientrare domenica. Arrivati in aeroporto, abbiamo capito subito che c’era qualcosa che non andava. Continuavano a posticipare continuamente il volo, fino a quando alle 20.30 ci hanno comunicato che non c’era possibilità di partire e che il volo era stato cancellato“.

“Lunedì è stato il giorno peggiore”

Tutti rimasti bloccati in Grecia, con relativi disagi per tutti i passeggeri. “La prima sera siamo riusciti a trovare alloggio – racconta Marco Mazzola -. Il giorno dopo siamo tornati in aeroporto, fiduciosi di potere partire. Non sapevamo che quello sarebbe stato il giorno peggiore. Inizialmente il volo viene cancellato e poi ripristinato per le 23.30. Orario al quale, purtroppo, ci è stato comunicato il nuovo annullamento della partenza. Lì gli animi si sono surriscaldati. E’ arrivata perfino la polizia”.

Difficoltà a trovare alloggio: “Abbiamo dovuto pagare tutto noi”

Aeroporto Falcone-Borsellino, Palermo

Una folla in attesa di tornare a casa in cui c’erano bambini e donne in gravidanza, alcuni dei quali sono stati costretti ad aspettare in aeroporto per l’impossibilità di recapitare un alloggio di fortuna, vista anche l’alta stagione. Tutto a carico degli sfortunati passeggeri, così come comunicato dalla compagnia aerea. “Nessuno da parte di Volotea ci ha comunicato nulla. Siamo stati abbandonati. C’è stato comunicato, solo tramite messaggio, che dovevamo pagare tutto noi (cibo, alberghi, spostamenti). La seconda sera abbiamo avuto difficoltà a trovare un alloggio, molti sono rimasti in aeroporto. Noi siamo stati fortunati e abbiamo trovato una quadrupla, chiaramente tutto a nostre spese”.

Una lunga epopea

Un’epopea durata fino a martedì 18 luglio. Giorno nel quale i palermitani rimasti bloccati a Zante hanno dovuto subire gli ennesimi ritardi. “Arrivati in aeroporto, il volo ha subito tre cambi orari. Eravamo esausti. Ciò fino a quando qualcuno, che penso fosse dell’ambasciata, è venuto in aeroporto e ci ha dato una mano d’aiuto, dicendoci che il volo sarebbe partito alle 18. Cosa che poi è successa. Questa è stata la nostra terribile esperienza”. A peggiorare un quadro già critico anche il tocco finale. I passeggeri sono arrivati intorno alle 19.30. Dopo quasi tre giorni di odissea, i cittadini hanno dovuto attendere quasi due ore in aeroporto per i bagagli. Ciò anche a causa del sovraffollamento a cui è stato soggetto lo scalo palermitano, visti i ben noti problemi accorsi allo scalo di Fontanarossa.