L’ormai ex patron rosanero Maurizio Zamparini è intervenuto a RMC Sport durante la trasmissione Maracanà: “Spero che il Palermo sia in buone mani. Ho trovato queste persone molto interessate e auguro che non vengano divorate dal mondo del calcio. La mia paura è che senza esperienza vengano avvicinati da persone che si dicono esperte e che possono portare ad errori. Per andare in A non ha bisogno di tante cose. A Foschi ho consigliato un Marotta giovane per gestire la parte sportiva”.

CALCIOMERCATO PALERMO: IL PUNTO DELLE TRATTATIVE

Sul proprio futuro: “Io amo il calcio perché sono nato su un campo di calcio. Ho un’età in cui mi devo ritirare dal calcio attivo. Se qualcuno avrà bisogno di una mia consulenza gratis, io sarò disponibile. Al Palermo? Se me la chiedono, se mi telefonano, gliela do. Ho 35 anni di esperienza e credo che conti, no? Sono a disposizione del calcio, sempre, ma da una posizione esterna. Ho dovuto dire addio, perché questo Paese ti porta a queste strade. Non pensavo di uscire così dal Palermo, ma da queste cose si impara, anche alla mia età. E mi aiuterà a crescere”.

In conclusione Zamparini ha detto la sua su Dybala e sulla Sul razzismo nel calcio: “Quando Marotta me l’ha preso, gli ho detto che non può fare il centravanti ma che è il nuovo Messi. Ora deve diventare uomo-squadra e giocare in quel ruolo come lui. Spero che Ronaldo lo faccia crescere, perché è un esempio per tutti”.

LE PAGELLE DEL GIRONE D’ANDATA DEL PALERMO

“Il razzismo? E’ una questione di cultura, ho sempre detto ai miei giocatori, che se simulano non li avrei fatti giocare. Non siamo un popolo di razzisti, ma diamo prova a pochi delinquenti di rimanere impuniti. Non è colpa delle società ma di chi in politica non punisce chi commette reati allo stadio, come succede in Inghilterra”.