L’accordo c’è e le bozze dei decreti pure ma per l’ufficialità bisognerà attendere mercoledì 30 dicembre, quando, nella mattina, avverranno le notifiche e i giuramenti. A meno di sorprese notturne, dunque, il “rimpastino” di governo, è cosa fatta. Confermato che saranno due gli uscenti e due i subentranti. Uno scambio di poltrone fra esponenti di Forza Italia e nulla di più. Non un vero rimpasto, dunque, ma una semplice sostituzione. Stabile fin dall’inizio del percorso della trattativa un solo nome per il subentro, quello di Toni Scilla che andrà a sostituire Bernadette Grasso alla Funzione Pubblica e alle Autonoma locali e rappresenterà il Trapanese, uno dei due territori rimasti fuori dalla prima giunta e che da tempo rivendicano spazio in casa azzurra.
L’altra sostituzione riguarda l’assessorato agricoltura dove esce Edy Bandera ma qui il subentro non è stato certo fino all’ultimo istante. Il territorio che chiede spazio è Agrigento e si sono fatti i nomi di Riccardo Gallo e perfino di Margherita La Rocca Ruvolo. Il più accreditato fino a ieri, però, era quello dell’agrigentina Maria Antonietta Testone. A rivendicare, però, nell’ultimo mese è scesa anche la provincia di Caltanissetta che ha schierato Michele Mancuso.
Troppi contendenti e alla luce delle nuove alleanze e del risultato delle elezioni amministrative ad Agrigento Miccichè ha scelto di mettere in campo l’ex sindaco della città dei templi e candidato a tornare a sedere sulla poltrona di primo cittadino, ma sconfitto, Marco Zambuto. Passato dal centro destra al centro sinistra e poi in casa renziana, Zambuto è approdato in casa azzurra proprio in occasione delle amministrative ad Agrigento ed era dato come favorito nella corsa a sindaco. Se da un lato questo ha evitato che le correnti potessero scontrarsi ulteriormente, dall’altro ha creato un problema inedito: dalla giunta scompaiono le quote rosa, anzi l’unica quota rosa fin qui esistente
Una cosa, la sua nomina ad assessore regionale, che sembra quasi fatta anche se resta il tema delle quote rosa anzi l’unica quota rosa. Una giunta fatta esclusivamente di uomini è un problema di immagine, offre il fianco ad attacchi di natura politica e sociale. Alla Grasso Miccichè ha già conferito l’incarico di coordinatore azzurro a Messina
Ma alla fine così sarà. Mercoledì 30 la formalizzazione del tutto