Il gup del Tribunale di Termini Imerese ha assolto perché il fatto non sussiste Davide Tucciarello, difeso dall’avvocato Sergio Burgio, Antonio Francesco Sarullo, difeso dall’avvocato Massimo Motisi e Salvatore Cusimano, difeso dall’avvocato Claudio Merlino, accusati di voto di scambio, la cui posizione era stata stralciata nell’ambito del più vasto processo penale che ha visto coinvolto numerosi politici locali e regionali.
L’inchiesta contestava decine di episodi di voto di scambio, favoritismi e promesse di lavoro alla vigilia delle Regionali e delle Comunali di Termini Imerese del 2017. Gli imputati, oggi assolti, avevano avuto stralciata la loro posizione dal processo principale perché avevano deciso di optare per la sospensione del processo e la messa alla prova a favore dei servizi sociali. I lavori di pubblica utilità però non erano mai iniziati.
Nel corso del procedimento però il gup del tribunale di Termini Imerese Valeria Gioeli, aveva deciso il non luogo a provvedere nei confronti di numerosi imputati del reato di voto di scambio perché aveva ritenuto, come deciso dalla corte di Cassazione, non utilizzabili le intercettazioni ambientali e telefoniche.
Le accuse a sostegno della contestazione del reato di voto di scambio, erano costituite, infatti, dalle sole risultanze investigative emergenti dalle intercettazioni.
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