Non ci fu voto di scambio. Lo ha messo nero su bianco il Gip del tribunale di Termini Imerese.

Assolti un assessore regionale, un sindaco e un ex Presidente

La dottoressa Valeria Gioeli ha assolto perché il fatto non sussiste: Toto Cordaro, assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana, Filippo Maria Tripoli, attuale sindaco di Bagheria, l’ex presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro e l’avvocato Vito Patanella.

Solo 18 rinviati a giudizio su 87

Solo 18 degli 87 indagati per voto di scambio sono stati rinviati a giudizio. Escono dal procedimento processo denominato anche Mario Caputo, fratello di Salvino attuale parlamentare di Forza Italia, il deputato nazionale della Lega Alessandro Pagano.

Scagionato anche il deputato della Lega Alessandro Pagano

Erano tutti accusati di avere cercato di condizionare il voto comunale nel paese a 30 chilometri da Palermo e le elezioni regionali che si sono svolte nel 2017. A queste ultime consultazioni era candidato Mario Caputo, anche se – secondo la procura di Termini – il fratello Salvino, ex sindaco di Monreale e molto più noto come politico, avrebbe fatto credere di essere lui il candidato, per raccogliere più voti. cosa che, secondo i magistrati dell’ufficio diretto da Ambrogio Cartosio, avrebbe costituito un inganno ai danni degli elettori, condizionando la loro libertà di voto.

Caputo e il sindaco Giunta a giudizio per un solo capo d’imputazione ‘secondario’

Tra i 18 rinviati a giudizio c’è Salvino Caputo per un solo capo di imputazione per turbativa d’asta, l’ex sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, solo per il capo di imputazione di peculato per avere utilizzato l’auto dei vigili urbani.

L’inchiesta denominata Voto Connection

Dopo la conclusione dell’indagine denominata “Voto Connection” relativa alle elezioni amministrative del 2017 nel comune di Termini Imerese la Pm della Procura della cittadina delle terme, Annadomenica Gallucci aveva chiesto il rinvio a giudizio per le 87 persone indagate.

Prime richieste di archiviazione già all’udienza del 4 dicembre

Chiesta invece l’archiviazione già nella fase preliminare per Gioacchino Sanfilippo di Trabia perché il fatto non sussiste, e per Giuseppe Di Blasi per la infondatezza del fatto.

Il commento a caldo dell’assessore in carica

“Il fatto non sussiste: oggi un Giudice lo ha sancito in una sentenza che afferma giustizia. Ringrazio il presidente Musumeci per non avermi mai fatto mancare la sua fiducia e gli avvocati Franco Inzerillo e Dario Vecchio per aver sostenuto in maniera magistrale le mie ragioni. Il senso di questa storia? L’abbraccio ideale che dedico a tutti coloro che mi hanno voluto bene e che mi vogliono bene” dichiara a commento proprio l’assessore Toto Cordaro sottolineando proprio la formula utilizzata dalla sentenza di proscioglimento, ‘perché il fatto non sussiste’.

I fratelli Caputo

“Abbiamo sempre avuto fiducia nella Giustizia e nella Magistratura – dichiarano Salvino e Mario Caputo. Dopo una lunga attesa adesso è arrivata la sentenza di proscioglimento che ha definitivamente messo fine a questa vicenda che ha suscitato molto clamore mediatico. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicino e che hanno sempre avuto fiducia nella nostra correttezza. Un ringraziamento particolare ai colleghi avvocati Raffaele Bonsignore, Nicola Nocera e Francesca Fucaloro che ci hanno difeso con grande affetto e professionalità”.

 

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