“Voglio andare a prendere mio figlio in aeroporto”. È quanto ha detto ai medici sia del pronto soccorso che nel reparto di ginecologia del Policlinico di Palermo Rosalia Manosperti non appena arrivata in ospedale.
“Ha manifestato l’intenzione di andare domani in aeroporto ad accogliere suo figlio – dicono dall’ospedale – Lo ha fatto anche il padre, ma al momento non sappiamo se sarà possibile”. Al momento dopo le prime visite e le prime analisi le condizioni della mamma sono considerate buone. Il marito Antonio Mirabile ricoverato nel reparto di Medicina Interna è ancora sotto osservazione.
“Anche le condizioni del marito sono migliorate – aggiungono dall’ospedale – Ma rispetto alla moglie deve essere ancora tenuto sotto osservazione. Bisogna fare ancora analisi e controlli anche per stabilire cosa sia successo e il perché dello stato di malessere che lo ha così tanto debilitato”.
La visita del sindaco Roberto Lagalla
Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla si è recato nel pomeriggio al Policlinico per fare visita ai genitori del piccolo Andrea. Il primo cittadino si è intrattenuto con il padre Antonio: “A lui ho augurato una pronta guarigione ed espresso la vicinanza ed il cordoglio di tutta la nostra città per il tragico lutto che ha colpito la sua famiglia”.
Presentato esposto in procura
“È stato presentato un esposto in procura a Palermo. Abbiamo chiesto di fare tutti gli accertamenti e capire cosa sia successo a questa famiglia. Ci auguriamo che si possa fare una nuova autopsia sul corpo del piccolo Andrea per fare luce sulle cause della morte del piccolo”. Lo dice l’avvocato Alessandro Gravante dello studio Giambrone e partner di Palermo un pool di avvocati che sta seguendo il caso dal punto di vista penale e civile.
I dettagli forniti dallo studio legale
Lo studio legale Giambrone & Partners comunica che in data odierna, nell’interesse della famiglia Mirabile, per il tramite dello zio, ha depositato un esposto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo, al fine di fare luce sulla vicenda che ha coinvolto il minore deceduto in Sharm El Sheikh; obiettivo è permettere agli organi inquirenti di eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti occorsi presso Sultan Garden Resort Sharm (Egitto) e che hanno visto il triste epilogo della morte del piccolo di soli sei anni.
Si legge nella nota “La famiglia desidera precisare che la notizia diffusa sulla possibile causa della morte del minore per dissenteria non è stata ancora accertata, poiché le cause del decesso non sono ancora note; anche per tale ragione, si ritiene necessario l’intervento della Magistratura italiana”.
L’avvocato Gabriele Giambrone, socio dello studio legale che assiste i familiari, dice: “Riteniamo che sia prematuro – ad oggi – avanzare ipotesi affrettate sulle cause del decesso del minore. Depositato l’esposto presso la Procura, attendiamo che sia la magistratura a fare luce sulla vicenda, affinché venga fatta giustizia”.
La nota si chiude: “Pertanto, si attendono ulteriori sviluppi da parte degli Organi inquirenti, anche in ordine alle eventuali disposizioni urgenti che la stessa vorrà adottare, al fine far luce sulla triste vicenda. La famiglia ringrazia tutte le Autorità pubbliche intervenute, tra cui il sindaco di Palermo Lagalla e tutte le Autorità Consolari”.
“Una tragedia che ci segnerà per sempre”
“La tragedia che ci ha colpito segnerà per sempre la vita delle nostre famiglie. Una ferita che ci porteremo a lungo” aveva detto nei giorni scorsi Roberto Manosperti, zio materno del piccolo Andrea Mirabile. una frase pronunciata insieme all’appello a far rientrare la famiglia, appello raccolto oggi.
La vacanza che si è trasformata in un incubo
Dovevano trascorrere una vacanza di quindici giorni a Sharm El Sheik ma si è trasformata in un incubo per una famiglia palermitana. Il piccolo Andrea Mirabile di soli 6 anni è morto.
Il sospetto che qualcosa non quadri è ben presente. Anche perché i familiari non conoscono il tipo di cure che stanno facendo al padre del piccolo bimbo morto. E la distanza sicuramente ci mette il resto, enfatizzando tutto. Anche la sorella di Roberto, Rosalia Manosperti di 35 anni, è ricoverata. La donna, in stato di gravidanza, per fortuna sta bene e anche il bambino che porta in grembo.
Ma cosa è successo perché una vacanza in un resort si trasformasse in una immane tragedia? La tragedia per la famiglia Mirabile a Sharm El Sheik è iniziata la mattina dell’1 luglio scorso, quando l’intera famiglia si è sentita male, il bambino e il papà in maniera più grave. Vomitavano continuamente. Erano partiti il 26 giugno e doveva stare in Egitto per due settimane. Avevano programmato quella vacanza da mesi.
Commenta con Facebook