Il leader di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè in un’intervista al Corriere della Sera afferma: “Vogliamo il partito di Renzi nel centrodestra” ed “è un obiettivo già raggiunto per le Comunali di Palermo. Sceglieremo insieme il candidato per la successione a Leoluca Orlando, in primavera. Già deciso a cena”.
Il candidato sindaco
Sui papabili nomi candidati a Sindaco di Palermo, il vicerè Berlusconiano in Sicilia conferma i rumors: “Noi abbiamo Roberto Lagalla, ma anche Ciccio Cascio e Francesco Greco. Ogni partito ha i suoi. Concorderemo”.
La cena a Firenze
Su come sia nata la cena a Firenze con il leader di Italia Viva, il presidente dell’Ars spiega: “Nessun mistero. Deputati vicini a Renzi come Nicola D’Agostino e Edy Tamajo, con Sicilia Futura, da tempo spingevano per un dialogo. E arriva l’invito di Renzi. ‘Vieni a Firenze?’. Se mi porti da Pinchiorri, rispondo”, “ottimo vino”.
Ingresso di Salvini al centro?
“Collaborazione certa adesso con Renzi e con i nostri amici di Sicilia futura per Palermo. Poi vedremo per le Regionali”, aggiunge. E su un possibile ingresso di Renzi nel centrodestra con Salvini, rimarca: “Nessuno sgancio. Il mio obiettivo è stare tutti insieme. Con gli uomini di Renzi e Salvini insieme. Perché Salvini non dovrebbe accettare un allargamento verso il centro?”
Il patto “Forza Italia Viva”
L’altro ieri è stato ufficializzato all’Ars il patto “Forza Italia Viva” fra Miccichè e il partito di Renzi, che il presidente della regione Nello Musumeci aveva bollato come “Fantasia creativa in politica”. “Mi fa piacere che ci sia fantasia creativa in politica, ognuno ha il diritto di esprimerla”, aveva detto il governatore.
Tensione con la Lega
Ora quel patto è realtà, tra i mugugni della Lega che non ci sta ai veti. Miccichè infatti ha detto apertamente di no a Scoma come candidato sindaco: “Certo non può esserci come candidato chi è uscito da Fi”. E Minardo ha replicato: “Di certo nessuno può permettersi di mettere veti. Scoma è un ottimo nome per Palermo”. Insomma la tensione cresce nel centrodestra. Come andrà a finire?
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