il 14 marzo l'udienza preliminare

Visite in carcere all’ex presidente Cuffaro, la procura di Roma chiede il giudizio per 28 ‘finti’ assistenti deputati

una visita in carcere all’amico ex Presidente della regione Totò Cuffaro potrebbe costare un rinvio a giudizio con l’accusa di falso a 28 ex deputati e assistenti parlamentari. La Procura di Roma ha chiesto il processo proprio per 28 persone che avrebbero fatto carte false per visitare in carcere, Toto’ Cuffaro a Rebibbia per la condanna definitiva, poi scontata del tutto, per favoreggiamento aggravato alla mafia.

Secondo il procuratore aggiunto Michele Prestipino, che ha coordinato l’inchiesta, alcuni politici, come scrive ‘la Repubblica di Palermo’, fingevano di portare con se’ degli assistenti, che invece erano amici e collaboratori dell’ex governatore della Sicilia.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata nei confronti dell’ex ministro Calogero Mannino, della senatrice
Anna Bonfrisco, dell’ex sottosegretario Antonio Buonfiglio, del giornalista Renato Farina, dell’avvocato dello Stato Filippo Maria Bucalo, degli ex deputati regionali Nunzio Cappadona, Giuseppe Scalia, Sebastiano Sanzarello e Pippo Gianni, dell’ex assessore regionale Gian Maria Sparma, degli ex senatori Mireòllo Crisafulli, Giuseppe Firrarello, Giuseppe Ruvolo, Cosimo Izzo e Maria Giuseppa Castiglione.

Ma nella lista non ci sono solo personalità in vista ma anche il cugino omonimo dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, e semplici impiegati come Antonina Saitta, Attilio Tripodi, Giuseppe Castania, Giuseppe Di Carlo, Davide Durante, Cataldo Salerno, Antonio Marino, Stefano Ciccardini, Francesco Di Chiara, Alessandro Di Paolo,
Gaetano Mancuso e Salvatore Rinaldi.

La decisione sull’eventuale giudizio sarà presa in udienza il 14 marzo

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