Amalia Salerno è una donna di 92 anni residente a Monreale, in provincia di Palermo.
Necessita di assistenza h24, che al momento le viene garantita dai figli e da una parente, in quanto è affetta da declino cognitivo. La signora è in attesa da mesi di una visita neurologica domiciliare. A contattarci il nipote, Daniele La Scala, che ci racconta la vicenda.
Daniele, da tempo ormai, tramite varie telefonate all’Asp di Palermo, cerca di capire a cosa sia attribuibile il ritardo nella visita. Ma partiamo dall’antefatto. “Mia nonna – spiega La Scala – da agosto dell’anno scorso ha necessità di sottoporsi a una visita neurologica domiciliare. Abbiamo fatto richiesta, presentando la prescrizione del medico di famiglia, all’Asp di Palermo, e precisamente al Pta Biondo di via La Loggia. Al momento della prenotazione ci è stato chiesto il numero telefonico, e ci hanno detto che saremmo stati ricontattati.
Dopo circa due mesi dalla nostra richiesta, ci hanno telefonato dicendoci che dovevamo attendere ancora.
Nel frattempo mia nonna si è aggravata, adesso manifesta anche aspetti di aggressività, e ha bisogno di assistenza continua. Mi pare assurdo che una persona tanto anziana debba aspettare così tanto tempo per una visita domiciliare”.
La visita domiciliare del neurologo è stata chiesta dai familiari della signora Amalia perché la donna sta male “e oltretutto – prosegue il nipote – è necessaria per dare via all’iter che ci permetterebbe di ottenere l’indennità di accompagnamento che ci consentirebbe di avere le risorse economiche per fornirle l’assistenza continua della quale ha bisogno. Al momento è tutto sulle spalle di noi familiari, che con grandi sacrifici, facciamo i salti mortali per non lasciarla mai sola, nemmeno un minuto”.
Daniele La Scala ha telefonato e inviato mail all’Asp di Palermo per sollecitare. “I tempi della visita – aggiunge ancora – sono incerti. Più volte mi hanno risposto che dobbiamo attendere. Ho saputo che da settembre il neurologo che effettuava le visite domiciliari per conto dell’Asp è andato in pensione. Possibile che nessuno abbia preso il suo posto ed i pazienti siano rimasti abbandonati a se stessi? C’è qualcosa che non funziona”.
Abbiamo contattato l’Asp di Palermo per capire cosa stia effettivamente accadendo. Questa la risposta fornitaci: “La richiesta di visita domiciliare – recante l’opzione P (programmabile, cioè da effettuare entro 4 mesi) – è stata inoltrata dai familiari dell’interessata il 20 settembre al PTA Biondo di via La Loggia. Considerato che lo specialista di questa struttura è stato collocato in quiescenza, la richiesta è stata inviata al PTA Casa del Sole che provvederà entro questa settimana ad effettuare la visita domiciliare”.
Non ci resta che augurarci che la signora Amalia venga visitata nel più breve tempo possibile.