“Siamo davanti a un fenomeno che non è più circoscritto, la violenza e la devastazione dei Pronto soccorso cittadini sta diventando una costante a cui nessuno riesce a opporsi. Non bastano parole di solidarietà, servono fatti per fermare questo scempio”. È lapidario il commento del presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Nino Amato, sui fatti gravissimi avvenuti martedì scorso nell’area di emergenza dell’Arnas Civico.
“Da troppo tempo denunciamo che negli ospedali c’è un clima pericoloso – aggiunge Amato – in virtù del quale ci si sente autorizzati a compiere gesti indegni e vergognosi. A farne le spese non sono soltanto gli operatori vittime di questa brutalità, ma tanti cittadini onesti che a causa di queste devastazioni, non possono essere assistiti come è giusto che sia”.
L’Ordine degli Infermieri di Palermo ha in cantiere un’iniziativa a cui parteciperanno anche l’Ordine dei Medici e i rappresentanti istituzionali. “Ieri abbiamo parlato con il manager dell’Arnas Civico, Roberto Colletti – sottolinea Amato – con cui ci incontreremo prima possibile. E nei prossimi giorni, dedicheremo un approfondimento con il coinvolgimento di tutti i protagonisti ogni giorno in trincea nei nosocomi”.
Nella notte tra lunedì e martedì una donna di 60 anni, nonostante le immediate cure dei sanitari, è deceduta in seguito ad un infarto all’ospedale Civico di Palermo. E’ esplosa la rabbia dei familiari che hanno devastato il pronto soccorso del nosocomio.
Su quanto accaduto, è intervenuto anche l’Ordine dei Medici di Palermo, che ha chiesto nuovamente un incontro urgente al Prefetto di Palermo per tutelare i professionisti della sanità degli ospedali palermitani.
Il presidente Toti Amato ha dichiarato: “Ancora violenza. Gli ospedali sono ormai campi di battaglia dove malati e familiari possono tranquillamente dare sfogo a tutta la loro rabbia incontrollabile, salvo poi essere fermati dalle forze di pubblica sicurezza e contare i danni”.