Si terrà domani l’udienza davanti al tribunale del Riesame che dovrà decidere sull’istanza di scarcerazione di Christian Maronia, uno dei sette ragazzi arrestati per lo stupro della 19enne palermitana abusata il 7 luglio al Foro Italico.
Per l’8 settembre è fissato invece il riesame per Elio Arnao, mentre non è stato deciso ancora quando i giudici si pronunceranno sulla richiesta di revoca del carcere di Samuele La Grassa. Maronia, Arnao e La Grassa sono stati arrestati a distanza di tre settimane dai fatti. Subito dopo la violenza, grazie alla denuncia della vittima, erano finiti in cella invece Angelo Flores, Christian Barone, Gabriele Di Trapani e un minorenne. Il tribunale della libertà ha confermato il carcere per i primi tre.
Il minorenne, scarcerato dal gip, è stato riarrestato nei giorni scorsi dopo aver postato video che dimostravano l’assoluta mancanza di qualunque ravvedimento.
Cgil, Cisl e Uil chiedono strategia per contrastare violenza
Cgil, Cisl e Uil siciliane, intanto, hanno scritto al presidente della regione, Renato Schifani per chiedere, “una strategia per il contrasto alla violenza di genere”, i cui casi si sono moltiplicati in Sicilia. “Urgono risposte della politica, agendo su più fronti” scrivono.
Elvira Morana, Rosanna Laplaca e Vilma Maria Costa sottolineando che “il solo approccio punitivo non basta” ad affrontare un fenomeno di tale gravità. Per le tre esponenti sindacali uno degli aspetti da porre sotto i riflettori è “l’alto tasso di abbandono di scolastico” che contribuisce a costruire “il potenziale zoccolo duro del modello patriarcale alla base delle azioni di violenza”.
C’è da “rendere operativi strumenti creati con leggi regionali del 2012 e del 2020 come l’osservatorio e la cabina di regia”, sostengono. Ma c’è soprattutto da agire “per il riconoscimento e la valorizzazione delle donne, superando le criticità esistenti”, ad esempio quelle del mercato del lavoro e del welfare. “Le donne- sostengono Cgil, Cisl e Uil possono dare un contributo decisivo allo sviluppo della Sicilia” e la piena valorizzazione del loro ruolo può essere anche uno dei grimaldelli contro il patriarcato che genera violenza. Subito dunque un tavolo regionale con le parti sociali e le associazioni, invocano i sindacati, “per affrontare questa emergenza strutturale”.
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