Saranno tante le iniziative in Sicilia in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne prevista per giovedì 25 novembre. Di tanti generi e per dire con forza “No” a questa piaga che di anno in anno assume contorni sempre più drammatici anche a causa dei numeri in crescita come segnala il report della Polizia Criminale pubblicato sul Viminale.
Tra i dati più allarmanti, aumentato il revenge porn del 45% rispetto al 2020 e la Sicilia è una delle regioni dove si è registrato il maggior numero di violazioni. In forte crescita le lesioni al viso con un +35%. In Sicilia, inoltre, si registrano 585 casi di violazioni dei provvedimenti di allontanamento della casa famiglia e dei divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. I casi totali in Italia sono 1.740.
“Domani giovedì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, su richiesta del gruppo parlamentare del Partito democratico, sarà illuminato, con luce rossa per esprimere l’impegno dell’Ars ad intraprendere ogni iniziativa utile a prevenire i fenomeni di violenza testimoniando la solidarietà del parlamento regionale per tutte le donne vittime di maltrattamenti”. Lo afferma il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo.
Una sedia vuota per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio. L’Asp di Palermo aderisce alla campagna “Posto Occupato”, domani in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Nei punti unici di accesso, nei presidi territoriali di assistenza o nei consultori familiari verrà posizionata una sedia vuota con sopra immagini o messaggi per ricordare le donne vittime di femminicidio che sono state 62, soltanto nel 2021. “L’iniziativa – spiega in una nota l’azienda sanitaria – ha lo scopo di sensibilizzare ogni essere umano sulle violenze fisiche e psicologiche che milioni di donne di tutto il mondo soffrono dentro e fuori le mura domestiche”. Saranno anche affissi e ben visibili locandine che ricordano il numero telefonico antiviolenza e stalking 1522, attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
“Un vaccino anche per questa drammatica pandemia: la violenza contro le donne”. Questo il messaggio di Cgil Palermo, Cisl Palermo Trapani e Uil Palermo, che – insieme ai Coordinamenti Donne – in occasione del 25 novembre indosseranno una mascherina, ideata per la giornata, per focalizzare l’attenzione su questo fenomeno.
Lo faranno in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dalle 10 alle 13 di domani con un presidio in via Generale Magliocco (angolo via Ruggero VII). Sarà, inoltre, osservato in piazza e in tutte le strutture di Cgil, Cisl e Uil Palermo, un minuto di silenzio alle 10.30 “affinché insieme si possa rafforzare l’impegno che il sindacato confederale non ha mai fatto mancare anche nei luoghi di lavoro per contrastare questa emergenza sociale”.
Contestualmente le tre organizzazioni lanceranno la campagna sui loro social per ribadire il “forte no a ogni forma di violenza” condividendo il messaggio “troviamo un vaccino anche per questa pandemia”.
“Invitiamo tutte le forze più rappresentative della città, e i cittadini tutti, a partecipare e condividere l’iniziativa – spiegano i due segretari generali di Cgil e Cisl Palermo Mario Ridulfo e Leonardo La Piana insieme a Luisella Lionti, segretario Organizzativo della Uil Sicilia –. È necessario continuare a lavorare insieme su proposte e soluzioni per contrastare e combattere questa strage. Troviamo il vaccino contro questa silenziosa pandemia, così come l’ha definita il Presidente della Repubblica Mattarella”.
Intanto a Marsala, la Procura ed il Comune hanno tappezzato la città con un manifesto contro la violenza sulle donne scritto in italiano, inglese e arabo vista la presenza di una grossa comunità di nordafricani. Sul manifesto si cita la frase di Kofi Annan, ex segretario delle Nazioni Unite: la violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani”. Sotto l’immagine di una ragazza si legge ancora, sempre in tre lingue, “se hai bisogno di aiuto puoi rivolgerti allo sportello antiviolenza della Procura di Marsala, anche nel completo anonimato per ricevere informazioni e assistenza al numero verde: 800300006”.
Si muove anche l’Asp di Catania che ha attivato, fino a domenica, agli ospedali di Acireale e Caltagirone sportelli informativi sulla rete dei servizi di accoglienza e sostegno alle donne vittime di violenza.
Sono coordinati da equipe di assistenti sociali in prima linea nel contrasto e prevenzione della violenza di genere e puntano ad essere “occasione di incontro per avvicinare le donne alla rete dei servizi anti-violenza e ai percorsi di protezione, reinserimento e supporto attivati sul territorio provinciale”.
Lo sportello operativo all’ospedale di Caltagirone svolgerà le attività di informazione in collaborazione con il centro antiviolenza Albanuova e la cooperativa sociale Genesis.
“Il fenomeno della violenza rappresenta una problematica sociale e di salute pubblica, alla quale le Istituzioni e la società civile devono dedicare un’attenzione sempre più crescente e puntuale – afferma il manager dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza – . La violenza è sempre inaccettabile, in tutte le sue forme, lo è molto di più quando viene agita per motivi di genere. I servizi dell’Asp sono al fianco delle donne e di tutte le vittime di violenza, per garantire loro accoglienza, protezione e supporto”. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’Open week contro la violenza sulla donna, promosso da Fondazione Onda, che vede il coinvolgimento degli ospedali con i Bollini rosa e i centri antiviolenza.
“In sinergia con le Istituzioni territoriali vogliamo contribuire a spezzare la catena della violenza sulle donne – dichiara il direttore sanitario dell’Asp, Antonino Rapisarda -. Abbiamo messo in campo una diffusa rete di servizi e tutta la nostra determinazione nel contrastare questo grave fenomeno. Al pronto soccorso, la donna che è vittima di violenza riceve un’adeguata assistenza, a partire dal triage e fino alla definizione di un progetto personalizzato di supporto e sostegno”.
Nel 2021 la direzione strategica dell’Asp di Catania ha aggiornato le procedure aziendali dedicate al contrasto e alla prevenzione della violenza di genere, attivando il “Percorso di tutela delle vittime di violenza” in tutti i pronto soccorso aziendali con l’istituzione di gruppi multidisciplinari finalizzati a garantire la presa in carico della vittima e a fornire assistenza sanitaria, sociale, psicologica e giudiziaria.
Proprio secondo i dati nazionali dall’Osservatorio Diritti cresce, infatti, il numero dei femminicidi, così come quello dei casi di molestie e violenze tra le mura domestiche e nei luoghi di lavoro. Cento risultano essere i casi dall’inizio dell’anno al 29 ottobre 2021 contro 93 alla stessa data 2020 (+ 7,5%).
Il numero globale è simile: 238 delitti complessivi al 26 ottobre 2021 e 240 alla stessa data dell’anno scorso, l’anno dei minimi storici. Nel 2020 gli omicidi volontari si sono fermati sotto quota 300, a 286. Così come è cresciuta la percentuale di donne vittime di qualsiasi forma di molestie e violenza sui luoghi di lavoro. Secondo i dati dell’Istat nel nostro Paese il 9% delle lavoratrici ha subito molestie, ma oltre l’80% delle vittime non denuncia.
“Con il recepimento della Legge 4 del 2021, l’Italia ha ratificato la convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro. Ciò significa leggi, regolamenti e politiche per garantire il diritto alla parità e alla non discriminazione in materia di impiego e professione – concludono le organizzazioni sindacali –. Apprezziamo il passo avanti in tal senso rappresentato dal reddito di libertà rivolto proprio alle donne vittime di violenza e ci auguriamo che vengano attivate nuove azioni e progetti che agevolino le attività dei centri antiviolenza”.