Il nuovo sindacato dei carabinieri impegnato per contrastare il fenomeno della violenza di genere attraverso un approccio multidisciplinare.
E’ quanto emerso in un incontro organizzato al San Paolo Palace a cui hanno preso parte Carolina Varchi, parlamentare nazionale e vicesindaco, il sostituto procuratore Luisa Bettiol, le suore missionarie Anna Maria Giudice e Serena Cardella e il segretario generale nazionale Massimiliano Zetti, Toni Megna e Igor Tullio, rispettivamente segretario generale e regionale Nsc Sicilia.
Come sottolineato di recente dal generale Rosario Castello, comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, i numeri raccontano, purtroppo, un vero e proprio bollettino da guerra in termini di atti persecutori, stalking e maltrattamenti in famiglia.
Una emergenza che vede i carabinieri in prima linea nella rete antiviolenza come hanno sottolineato il maresciallo Antonella Giuliano, componente del pool anti-violenza di Palermo e della segreteria provinciale e dal maresciallo Carmen Oro, esponente della segreteria regionale.
“A Palermo, in particolare – spiega Toni Megna – il personale dei Carabinieri che appartiene alla Rete Antiviolenza è appositamente formato e addestrato con alcuni corsi specifici che si tengono all’Istituto Superiore di Tecniche Investigative di Velletri, in provincia di Roma. Si tratta di operatori, circa trenta militari in tutto, in maggioranza donne che svettano per le loro doti personali di empatia, sensibilità e capacità di sintonizzarsi con il disagio, il dolore, la paura e le emozioni contrastanti di chi sperimenta particolari condizioni di abuso e violenza”.
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