Continua a remare acqua al proprio mulino il leader della Lega Matteo Salvini. Il tema è sempre quallo delle elezioni amministrative a Palermo e a Messina con gli occhi puntati alle elezioni regionali del prossimo autunno e le frecciate alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, non si fanno attendere dal capo del Carroccio.
Obiettivo è vincere a Palermo, poi si vedrà
“In Sicilia l’obiettivo mio è di vincere a Palermo come a Messina il 12 giugno. Poi dal 13 giugno si parla di Regione. Ma non deciderò io. Non decideranno tavoli romani o milanesi, ma i siciliani. È terra di autonomia e di orgoglio, quindi nessuno imporrà niente dall’alto”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in visita Garbagnate Milanese per sostenere la ricandidatura a sindaco di Davide Barletta. “Sono convinto che anche Meloni – ha aggiunto – lascerà ai siciliani ampia libertà di scelta”.
Il gelo con Musumeci
Prima si pensi alle elezioni amministrative, solo dopo si potrà pensare alle regionali. Così il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha gelato il presidente della Regione, Nello Musumeci. Il vertice del centrodestra organizzato da Berlusconi con la Meloni e Salvini si è chiuso con un netto nulla di fatto e la spinosa questione siciliana resta ancora aperta.
Salvini, “Niente d’irrecuperabile”
“Io lavoro per unire. In quasi tutti i comuni, con un’eccezione per 5 o 6 città, siamo uniti. Ieri ci sono stati toni un po’ diversi, ma niente d’irrecuperabile”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini a Radio Anch’io su Rai Radio1 parlando del vertice di centrodestra d’ieri. Ma è la questione delle elezioni regionali che nel centrodestra tiene banco soprattutto dopo che a Palermo è stato trovato un accordo all’ultimo minuto, seppur con qualche mal di pancia, sulla candidatura comune di Roberto Lagalla.
La questione siciliana che irrita Berlusconi
Sulla questione siciliana Salvini ha ribadito che “l’importante è che in Sicilia decidano i siciliani”. E la questione Musumeci? “Il 12 giugno – ha spiegato – si vota a Palermo e Messina con l’obiettivo di vincere. Il giorno dopo si può risolvere la questione Sicilia come sempre abbiamo fatto nel passato”. Tutto rinviato a dopo il 12 giugno quindi? Fratelli d’Italia difficilmente mollerà la ricandidatura di Musumeci. “L’unità della coalizione non basta declamarla — dicono da Fratelli d’Italia a conclusione del vertice — occorre costruirla nei fatti». A cominciare proprio dalla ricandidatura di Musumeci”. I meloniani in una nota si spingono oltre e annunciano “la personale dichiarata disponibilità di Silvio Berlusconi” davanti al bis per il governatore, che si sarebbe però fermata “di fronte alla richiesta di Matteo Salvini di ritardare l’annuncio del candidato”. Parole che avrebbero suscitato in Berlusconi “sorpresa e irritazione”.
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