- A Villa Sofia e Cervello bloccato il bonus covid, lo dicono i sindacati
- Verso il sit-in davanti all’assessorato regionale
- “Agli Ospedali Villa Sofia Cervello le risorse economiche ci sono”, dice la Cisl
- Fials-Confsal, Nursind, Nursing Up e Uil in piazza Ziino di fronte ad assessorato Salute l’8 giugno
Il Bonus Covid è negato ai lavoratori degli Ospedali Villa Sofia Cervello di Palermo. La denuncia arriva dalla Cisl Fp Palermo Trapani, che ha scritto una nota al management ospedaliero e ai vertici dell’assessorato regionale alla Sanità. Il sindacato si dice pronto alla mobilitazione e a organizzare un sit-in permanente sotto l’assessorato alla Sanità.
Mancano il Revisori dei Conti
“In un anno difficile come questo – affermano Michele D’Angelo e Nando Scimone, segretario e vicesegretario aziendale del sindacato agli Ospedali Villa Sofia Cervello – i lavoratori dei due nosocomi hanno dovuto fronteggiare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Molti si sono contagiati, tutti hanno dovuto sostenere ritmi di lavoro massacranti. Ma questo non viene riconosciuto formalmente perché le istituzioni scelgono di non scegliere, non procedendo alla designazione del componente dei Revisori dei Conti”.
I soldi ci sono ma non vengono spesi
Le risorse economiche per queste spettanze sono disponibili, come sottolinea la Cisl Fp, ma bloccate dalla mancata nomina del revisore da parte dell’assessorato alla Sanità. “Questi fondi vanno erogati subito – aggiungono D’Angelo e Scimone – perché è un diritto dei lavoratori. L”assessorato alla Sanità ha la possibilità di autorizzare il pagamento del Bonus in deroga alla Certificazione dei Fondi, lo faccia senza ulteriori indugi. Se continua a perdurare questo immobilismo, andremo a Piazza Ottavio Ziino per un sit-in permanente”.
Fials-Confsal, Nursind, Nursing Up e Uil in piazza l’8 giugno
I sindacati Fials-Confsal, Nursind, Nursing Up e Uil al termine di un incontro con l’amministrazione, hanno sottolineato: “L’azienda – scrivono le sigle in una nota a firma Giovanna Carrà, Alfredo Guerriero, Gioacchino Zarbo e Luciano Gargano – consapevolmente ha affermato che si muoverà come sta già facendo in base ai decreti assessoriali di riferimento, ma che non intende in nessun modo, nonostante capisca le esigenze del personale, pagare qualsiasi indennità senza l’autorizzazione dei revisori o dell’assessore in prima persona”.
Tutte le sigle si sono mostrate contrariate e hanno annunciato che non possono permettere “che i diritti dei lavoratori vengano rinviati a data da destinarsi”. Per questo motivo hanno programmato una manifestazione davanti l’assessorato alla Salute in piazza Ottavio Ziino, che si terrà l’8 giugno dalle 10.
Durante l’incontro si è discusso anche dei buoni pasto. La gara di affidamento sembrerebbe al rush finale “per cui, forse per il prossimo mese di giugno, sarà possibile sperare nella distribuzione dei buoni pasto compresi gli arretrati dal mese di settembre. Inoltre l’amministrazione ha fatto sapere che intende dare tempo al neo direttore delle professioni infermieristiche per decidere sui nuovi coordinamenti da individuare sulla base delle unità operative e dei servizi che si andranno a determinare nell’atto aziendale”. Infine i sindacati ribadiscono la necessità di avviare la contrattazione decentrata per un contratto 2016 – 2018, ormai scaduto da troppo tempo.
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