Altra aggressione ai danni di un medico ospedaliero a Villa Sofia di Palermo. Ieri sera è successo a un medico di guardia del pronto soccorso pediatrico. A denunciarlo è Giuseppe Bonsignore segretario regionale Cimo, la Confederazione italiana medici ospedali. “Nonostante gli appelli ripetuti – sottolinea Bonsignore – non si riesce ad arginare questo crescendo di episodi di violenza nei confronti dei medici ospedalieri. Sono fatti incresciosi che meriterebbero maggiore attenzione da parte di chi è preposto alla tutela e alla incolumità del personale sanitario”.
Dottoressa spintonata
“La dottoressa in servizio – aggiunge Bonsignore – è stata ripetutamente spintonata dai genitori di un piccolo paziente che, come accaduto altre volte, si rifiutavano di far fare il tampone nasale per escludere positività al Covid. Sono intervenuti i vigilantes e la polizia. Il piccolo paziente è alla fine risultato positivo al covid e per questo trasferito al Di Cristina”. Il medico vittima dell’aggressione ha sporto denuncia nei confronti dei genitori del paziente.
Altro caso qualche giorno fa
Appena qualche giorno fa si era verificato l’ennesimo episodio di violenza. Ad essere stato aggredito fu il medico Salvatore Petta. Lo scorso 10 luglio il docente dell’ateneo palermitano fu vittima di cieca e inaudita violenza dentro le mura dell’azienda ospedaliera universitaria del Policlinico ‘Paolo Giaccone’ durante l’esercizio della professione medica. Tanti altri episodi similari si sono consumati negli ultimi anni.
Più sicurezza
Una situazione allarmante al punto che nei giorni scorsi furono richiesti più vigilanti armati e telecamere a presidio del policlinico di Palermo. Ad avere preso posizione il rettore dell’università di Palermo Massimo Midiri in una lettera indirizzata al commissario del policlinico “Paolo Giaccone” Alessandro Caltagirone. Il numero uno dell’ateneo palermitano sollecita una maggior garanzia della sicurezza nell’area universitaria dal momento che oltretutto questo non è il primo episodio di violenza che si verifica.
“Ho sentito l’obbligo di richiamare l’attenzione della direzione aziendale – ha precisato Midiri -, con una nota indirizzata al commissario straordinario del Policlinico Alessandro Caltagirone, rispetto al dovere di rispondere, con prontezza e responsabilità, al crescente bisogno di sicurezza sui luoghi di lavoro, manifestato da lungo tempo e a gran voce da tutto il personale che opera nei diversi ruoli all’interno del nostro Policlinico”.
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