L'imponente villa si trova all’Acquasanta

Villa Belmonte nuova sede del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo

Sarà la Villa Belmonte di Palermo, appartenente al demanio della Regione Siciliana, la nuova sede  del Consiglio di giustizia amministrativa. A deciderlo è stato il governo Musumeci che approvato un’apposita delibera nel corso dell’ultima seduta della Giunta tenutasi a Catania.

“I particolari lavori di manutenzione straordinaria eseguiti dalla Regione – sottolinea il presidente Nello Musumeci – oltre a riportare agli antichi splendori uno dei palazzi storici più prestigiosi della Città, ci danno la possibilità di mettere a disposizione del Cga una sede autorevole”. È stata revocata, quindi, una delibera del governo regionale, risalente alla precedente legislatura, ma di fatto mai attuata, con la quale era stata destinata al Consiglio di giustizia amministrativa un’ala dell’Albergo delle povere di Corso Calatafimi. Attualmente, il Cga è ospitato in un immobile di via Cordova.

Villa Belmonte, che si trova all’Acquasanta, copre una superficie di circa 600 metri quadrati e si sviluppa su tre elevazioni. La struttura è è stata oggetto, nella fine anni ’90, di interventi di manutenzione straordinaria ed adeguamento impiantistica sotto la direzione dell’ex Ispettorato tecnico regionale, mentre i lavori concernenti il parco ed il tempietto e i corpi accessori sono stati progettati e curati dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo. Gli interventi di ristrutturazione  hanno ricondotto a un buono stato di conservazione oltre la Villa Monumentale anche gli edifici che costituivano la “Vaccheria” e la “Cavallerizza”, che il Coffee-house, il tempietto neogotico.

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Il complesso immobiliare  stato dichiarato monumento nazionale con decreto del ministro della Pubblica istruzione del 17 aprile 1949 e rappresenta una tra le più pregevoli opere di architettura neoclassica di Palermo. Venne edificata per volere del Principe di Belmonte, a partire dal 1800 da Venanzio Marvuglia già architetto del re per il quale ha progettato la residenza borbonica della Favorita.

Villa Belmonte dopo un periodo di abbandono nel 1844 è trasformata in albergo con la denominazione di Belmonte Hôtel, frequentato soprattutto da turisti inglesi, che ne apprezzano il panorama e il giardino.

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