Palermo

Video stupro di gruppo al Foro Italico, chiesta condanna del giovane

La procura di Palermo ha chiesto una condanna a due anni e 4 mesi per Angelo Flores, uno dei sette giovani già condannati in primo grado per lo stupro di gruppo al Foro Italico, accusato di revenge porn perché avrebbe diffuso video e foto proprio della violenza sessuale perpetrata il 7 luglio del 2023 ai danni di una ragazza che allora aveva 19 anni.

L’udienza si è tenuta oggi davanti al gup Stefania Brambille in abbreviato. Flores durante l’aggressione avrebbe filmato la violenza con il cellulare. Il giovane, difeso dall’avvocato Leonarda Lo Presti, ha sempre sostenuto che fosse stata la presunta vittima a chiedergli di fare il video. Durante l’udienza, rendendo dichiarazioni spontanee, Flores ha chiesto scusa per avere inviato quel video. La vittima si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Carla Garofalo.

Dalle chat di quella notte era subito emerso che Flores avrebbe inviato video e foto ad altre persone, commentando anche in maniera molto volgare e cruda quello che era successo all’interno del cantiere abbandonato del Foro Italico. Una condotta per la quale la Procura ha deciso di processarlo separatamente, procedendo comunque d’ufficio.

L’avvocato della vittima

“Angelo Flores si è presentato in aula e ha chiesto scusa per avere diffuso in aula. Quello che ho sempre sostenuto che nonostante il reato sia minore rispetto alla violenza sessuale e in particolare rispetto a quella di gruppo, è un reato sempre gravissimo perché ritrae una violenza facendola diventare eterna. Perché è vero che dai sequestri dei cellulari del giovane e di altri quattro giovani, due che hanno partecipato alla violenza e due amici che hanno ricevuto il video inoltrato, non ci sono stati altri passaggi e altrettanto vero che l’effetto domino non può essere escluso. Perché è vero che dal cellulare è stato inviato solo a quattro persone, ma non sappiamo se l’inoltro sia avvenuto anche con altri mezzi informatici”.

Lo ha detto l’avvocato Carla Garofalo che assiste la giovane vittima dello stupro di gruppo al Foro Italico in questo secondo processo nel quale Angelo Flores uno dei sette giovani condannati in primo grado per la violenza è accusato di revenge porn per avere diffuso il video che ha girato durante la notte della violenza il 7 luglio luglio del 2023. Per questo reato poggi la procura ha chiesto 2 anni e 4 mesi. La sentenza è prevista a marzo.

“Gli stessi video che sono finiti nel primo processo io li tengo in un pc a cui accedo solo io e non li ho mai lasciati allo studio – aggiunge l’avvocato Garofalo – E’ vero che sono stati trovati in altri quattro cellulari, ma ciò non toglie che quel video può essere stato passato ad altri con altri mezzi. Del resto i fatti sono avvenuti il 7 luglio e i sequestri dei cellulari e di altri strumenti informatici sono scattati dal 3 al 28 agosto quando ci sono stati i primi arresti. Quindi ad oltre un mese dalla violenza. L’avvocato della difesa sostiene che la giovane avrebbe acconsentito a girare il video. Questo non significa che la giovane se sia stata d’accordo alle riprese non avrebbe mai acconsentito alla diffusione. Del resto la mia assistita oltre alla denuncia di stupro, venuta a sapere che c’erano questi video ha presentato una denuncia specifica contro queste riprese. Se fosse stato vero che la giovane fosse stata d’accordo non si comprenderebbe come mai Flores non li avesse inoltrati anche a lei”.

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