Residenti costretti ad indossare le galoche per potersi muoversi da e verso le proprie abitazioni, ormai circondate da giorni dai liquami. Rimane critica la situazione in via Tiro a Segno. Lo stabile all’altezza del civico 60 continua ad essere circondato da una preoccupante pozza d’acqua verde di colore verde fosforescente. Una situazione per la quale residenti e consiglieri di circoscrizione chiedono un incontro urgente al sindaco Roberto Lagalla.

Un mare d’acqua verde in via Tiro a Segno

 

Un ammasso di liquami al quale si è aggiunto l’impatto della pioggia caduta negli ultimi giorni sul capoluogo siciliano. Un problema che di certo non nasce di recente, bensì affonda le proprie radici nel passato. Come è noto, le 140 famiglie che abitano nella struttura attendono da tempo l’esecuzione dei lavori per la creazione di un sistema fognario degno di questo nome e di cui oggi il palazzo non è dotato. L’azienda Amap ha già fatto un preventivo di spesa di massima, calcolando i costi dell’operazione in circa 200.000 euro. Ma la società Partecipata attende per l’ok dal Comune per potere iniziare i lavori.

In attesa di questo via libera, i cittadini hanno dovuto arrangiarsi, dotandosi di alcune pompe idrovore e sperando in interventi sporadici di espurgo. Ma tutto questo ormai sembra non bastare. Da giorni infatti i residenti sono costretti a muoversi fra i liquami, tenendo bambini ed anziani all’interno delle loro abitazioni. Le pompe idrovore utilizzate dagli abitanti di via Tiro a Segno si sono rotte per il troppo carico di lavoro. Due solo nell’ultimo mese, così come raccontato nei giorni scorsi dal consigliere Giuseppe Guaresi che, a proposito dal quadro di degrado vissuto dall’area nei pressi di Sant’Erasmo, ha apertamente parlato di “rischio colera“.

Chiesto incontro al sindaco

Un grido d’allarme nuovamente ribadito dall’esponente della II Circoscrizione che, nell’ennesima segnalazione girata agli uffici di Palazzo delle Aquile, chiede con urgenza un incontro al sindaco. “Nella nostra comunità si è verificato un allarmante aumento di condizioni igienico-sanitarie inadeguate che, se no adeguatamente gestite, potrebbero portare al diffondersi di malattie gravi come il colera. Desideriamo organizzare un incontro con il sindaco per discutere dettagliatamente della situazione, esplorare possibili soluzioni e definire un piano d’azione. Riteniamo che un incontro insieme ad una delegazione di rappresentanti di via Tiro a segno sia il modo più efficace per comunicare le nostre preoccupazioni. E’ una questione di massima urgenza“.

Dello stesso avviso è anche il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico. “La mancanza di una rete fognaria causa la fuoriuscita di liquami nell’area condominiale, dannosa dal punto di vista sanitario e non solo. Un problema che non consente alle famiglie che vi abitano di vivere una condizione di normalità che permetta lo svolgimento delle più essenziali attività quotidiane. L’aria irrespirabile, i liquami e la presenza di zanzare e ratti non consentono ai bambini di stare quantomeno all’aria aperta, costringendoli a rimane in casa. Invito gli organi competenti a intervenire con tempestività alla risoluzione del problema”.

Un problema noto da tempo

Una nuova pagina di un problema di lungo corso. Da anni infatti si registra in via Tiro a Segno la presenza di acque fognarie a cielo aperto proprio a pochi metri dall’Ecomostro. Liquidi che si depositano nelle stradelle laterali del plesso abitativo del civico 60. Palazzo nel quale abitano circa 140 famiglie, costrette giornalmente a fare i conti con l’acqua di fogna presente sul posto. Un fatto già noto almeno dal 2016, quando fu realizzata una conferenza di servizi alla presenza dei tecnici di Amap, Coime, e degli uffici comunali al fine di risolvere il problema. Da allora il Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento. Ciò anche attraverso un’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021, con la quale l’allora sindaco Leoluca Orlando chiedeva un intervento urgente sul posto.

Da anni si attende infatti lo sblocco dei lavori sul sistema fognario. Secondo le ultime notizie che giungono dagli uffici, i tecnici dell’azienda Amap hanno consegnato il preventivo per concludere gli interventi per eseguire gli interventi necessari nei pressi dello stabile della II Circoscrizione. Opere che dovrebbero costare intorno ai 200.000 euro e per le quali si attende il via libero del Comune di Palermo. Interventi attesi da tempo e sui quali Palazzo delle Aquile dovrà comunque agire in fretta, vista la condizione igienico-sanitaria dei luoghi che, con particolare riguardo alle giornate di pioggia battente, diventando terra per pozze d’acqua fetide e malsane.

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