“Un altro tassello che si aggiunge al processo di stabilizzazione dei lavoratori ex Pip afferenti al cosiddetto bacino “Emergenza Palermo”. La Sas- Servizi Ausiliari Sicilia ha proceduto alla convocazione, dopo scorrimento di graduatoria, di altri 190 lavoratori che nei giorni 23 e 24 luglio espleteranno nella sede della società gli atti propedeutici all’assunzione a tempo indeterminato. E successivamente, per la precisione il giorno 29, firmeranno il contratto con decorrenza 1 settembre.

Un processo di stabilizzazione atteso da diversi anni e che ha già riguardato 700 lavoratori assunti nello scorso mese di aprile, mentre per altre 227 unità sono già state espletate le fasi di pre assunzione.
“Siamo riusciti ad accorciare i tempi chiudendo anche questo passaggio- dice Mauro Pantò, presidente di SAS- in linea con la tabella di marcia che avevamo stabilito. Lo scorrimento della graduatoria ci consente di garantire la stabilizzazione a quest’altro contingente di lavoratori”.
“Dopo 23 anni di promesse non mantenute – sottolinea Pantò – siamo riusciti a soddisfare le legittime aspirazioni di questi lavoratori”.

L’atto finale della stabilizzazione

E’ l’atto finale di un processo di stabilizzazione atteso da diversi anni e che riguarda la parte finale dei 992 lavoratori ex Pip ricadenti del cosiddetto bacino “Emergenza Palermo”. Oltre 700 di questi lavoratori hanno già firmato, nello scorso mese di aprile, il contratto con la Sas – Servizi Ausiliari Sicilia.

Lunedì, 1 luglio, sono stati convocati mediante raccomandata i restanti 227 lavoratori che attendevano la tanto agognata stabilizzazione. Il contratto vero e proprio sarà firmato tra il 22 e il 23 di luglio, secondo il cronoprogramma predisposto da Sas. Di fatto, tra 4 giorni, a ciascuno di questi 227 lavoratori sarà inviata una raccomandata con la quale si comunicherà il passaggio conclusivo di questo lungo percorso.

Lo stanziamento

Fondamentale è stato lo stanziamento di 22,5 milioni di euro per il triennio 2024/2026 predisposto già lo scorso luglio dal governo regionale. Poi un passo dietro l’altro, seguendo un iter che ha visto l’opportuna accelerazione proprio nelle scorse settimane per consentire il completamento delle assunzioni.

L’albo aggiornato degli ex Pip

Il 12 giugno scorso Sas ha ricevuto l’albo aggiornato dei lavoratori ex Pip da cui attingere per procedere alle assunzioni; il 14 giugno il Cda ha approvato e deliberato l’iter di assunzione e il cronoprogramma che sarà pubblicato il prossimo lunedì sul sito dell’azienda; e infine, nel rispetto dei tempi di legge, il giorno 1 luglio si procederà all’invio della comunicazione ai 227 lavoratori che dal 22 al 23 luglio firmeranno il contratto.

La replica di Mimma Calabrò

Immediata arriva la precisazione di Mimma Calabrò che per la Fisascat Cisl ha seguito per anni la vertenza in tutte le fasi “Siamo soddisfatti del risultato che è stato ottenuto grazie all’intervento del Dirigente generale del Dipartimento Lavoro Ettore Foti e della Dirigente generale dell’Ufficio speciale per la gestione e liquidazione delle società a partecipazione pubblica regionale Dora Piazza”

“L’obiettivo è -continua – quello di chiudere definitivamente con la storia di questo precariato procedendo alla contrattualizzazione della restante parte del bacino ex Pip. Grazie agli impegni mantenuti della Presidenza della Regione che hanno all’approvazione delle necessarie norme di legge ad al reperimento delle risorse ci sono, ormai, tutte le condizioni perché, questo avvenga in tempi brevissimi”.

“Nella seconda decade di settembre, una volta trascorsi i termini di legge per il controllo da parte del Consiglio dei Ministri della norma regionale, si può procedere con la seconda trance senza ulteriori ritardi. Si sono create le condizioni anche in Sas per superare qualsiasi ostacolo burocratico e andare avanti con le procedure di contrattualizzazione”.

“Non serve, dunque, far passare altro tempo e fra ottobre e novembre questa vicenda può essere chiusa con la contrattualizzazione di tutti. Vigileremo e respingiamo sin d’ora le voci in base alle quali si possa slittare al 2025”

 

 

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