Mancano gli operai per collocare e movimentare i new jersey: questa è la motivazione a causa della quale, da qualche settimana, non si mette più pratica l’isola pedonale in via Libertà, a Palermo. Uno spazio prima destinato a famiglie e sportivi amatoriali, che purtroppo è sparito. Ciò a causa dei soliti problemi di carenza di personale che affliggono le società partecipate del Comune.
Via Libertà senza isola pedonale
Così, quella che una volta, di domenica, si trasformava in un’area destinata interamente ai pedoni, oggi è di nuovo terreno per auto e moto. A causa della mancanza di personale infatti, il Coime non può provvedere al posizionamento dei blocchi in cemento armato sulla sede stradale della carreggiata centrale di via Libertà. Ciò in particolare nelle intersezioni con piazza Croci, via Archimede e piazza Castelnuovo. Fatto rappresentato anche durante la nostra live di questa mattina sul posto.
Nei giorni destinati ai festeggiamenti del Carnevale, si è verificata così una brutta sorpresa per la famiglie palermitane. Se prima, chi usciva dal giardino Inglese, poteva proseguire idealmente la sua passeggiata domenicale addirittura fino alla Stazione Centrale, da oggi non sarà possibile. Se non nel modo tradizionale, ovvero sul marciapiede. Ciò con buona pace dei difensori dell’ambiente che, almeno nel giorno festivo per eccellenza, avrebbero voluto respirare meno anidride carbonica proveniente dagli scarichi dei mezzi in transito.
Pedonalizzazioni, si attende la rambla in via Amari
Pedonalizzazione attesa anche nell’area di via Amari, nei pressi dell’entrate del Porto. Nelle intenzioni dell’Amministrazione, la “rambla” ha l’obiettivo di interconnettere l’area di arrivo degli imbarcaderi con il centro città. Zona che sta vivendo un momento di riqualificazione, attraverso il rinnovamento della strada, che dovrà essere adornata con panchine ed aree ristoro. Elementi che, ancora oggi, non si trovano al loro posto. Un intervento di rigenerazione urbana che servirà per presentare al meglio la città ai turisti che arrivano dal waterfront del capoluogo siciliano. La consegna del cantiere, portato avanti in economia, doveva avvenire entro il 31 ottobre. Data però che non ha trovato riscontro nella realtà, sia per motivi tecnici che per ritardi vari.
Durante un sopralluogo condotto il 3 novembre, il vicesindaco Fabio Giambrone aveva parlato di “quindici-venti giorni” per completare gli interventi. Tempistiche, di fatto, non rispettate. Se prima, a rallentare i lavori del Coime, erano stati gli scavi di alcune ditte private, oggi mancano alcuni elementi del progetto. Fra questi la “rosa dei venti”. Struttura della quale sono visibili soltanto le “fondamenta”, coperte da una rete avvolta da un telo verde. Si dovrebbe procedere ad incastonare l’opera madre, che dovrebbe essere donata proprio da Confartigianato Palermo. Ma, ad oggi, la struttura non è ancora nella disponibilità del Coime, come chiarito dalla stessa sigla sindacale. Si attende che il Comune completino i lavori di rifacimento dell’asfalto, al fine di potere consegnare l’opera e posizionarlo nel suo futuro posto.
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