Via libera dalla Seus al riconoscimento all’interno dell’orario di lavoro del cosiddetto “tempo tuta”, cioè quello impiegato – 14 minuti – per indossarla all’inizio dei turni e dismetterla alla fine. L’accordo è stato firmato oggi dal presidente Riccardo Castro e dal vicepresidente Pietro Marchetta con i sindacati Cisl, Ugl, Fials, Csa, Confintesa e Fsi-Usae. L’intesa sottoscritta si applica agli autisti/soccorritori delle postazioni del 118, a quelli impegnati in convenzione come Oss e nei servizi secondari che richiedono l’uso dei DPI, alle squadre operative e di trasporto farmaci e agli addetti al magazzino DPI e a quello elettromedicali.

Previsto anche il “tempo tuta” arretrato

È previsto sia il “tempo tuta” arretrato (cioè da luglio 2020 al 31 dicembre 2023) che quello del 2024. Nel primo caso dal credito orario maturato verrà decurtato l’eventuale saldo negativo della Banca Ore risultante nel cedolino di gennaio 2024 (competenza dicembre 2023). Il saldo netto ottenuto verrà corrisposto con il cedolino di aprile 2024, nelle seguenti modalità: il 70% monetizzato e il 30% come credito orario, dato figurativo “Banca ore art.18.10-arretrati”.

Per quanto riguarda invece il “tempo tuta” relativo al 2024, verranno effettuati ogni sei mesi i conteggi e il saldo maturato sarà decurtato dall’eventuale saldo negativo della Banca Ore di periodo. Fatto questo, il “tempo tuta” verrà quindi monetizzato nei cedolini di luglio 2024 e gennaio 2025 oppure il dipendente può chiedere di sospendere e rimandare la monetizzazione ovvero di fruire di giornate e/o ore di riposi compensativi.

Le parole di Castro

Il presidente della Seus, Riccardo Castro, sottolinea: “Così come stabilito dalla normativa in materia questo C.d.A. è orgoglioso di avere portato a compimento il riconoscimento di un altro diritto contrattuale- atteso da anni- in favore dei lavoratori della Seus impegnati quotidianamente con grande professionalità e notevole spirito di sacrificio”.