La Commissione Affari Istituzionali dell’ars ha dato il suo parere favorevole alla nomina del nuovo cdA di Riscossione Sicilia la società partecipata della Regione che si occupa di tasse e che per legge regionale deve andare in liquidazione per incorporazione con l’Agenzia delle Entrate.
A guidare la società sarà l’ex generale della Guardia di Finanza in pensione Domenico Achille, nel consiglio di amministrazione insieme a, lui sono stati nominati la commercialista Graziella Germano e l’ex procuratore di Catania Michelengelo Patanè. Le nomine erano state fatte dalla giunta di governo regionale il 13 febbraio scorso è anticipate da BlogSicilia.
Il nuovo consiglio di amministrazione resterà in carica fino al 31 dicembre del 2018 ovvero fino al completamento delle procedure di passaggio in Agenzia delle entrate. Nelle settimane precedenti la nomina in giunta il Governo aveva avviato una ‘due diligence’ sui conti di Riscossione Sicilia.
A distanza di non più di nun paio d’ore dall’avvenuto via libera arriva anche il commento di parte sindacale.
“Con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di Riscossione Sicilia, dopo oltre sei mesi di attesa, si compie il primo passo verso la auspicata normalità – si legge in una nota della Segreteria Aziendale Fisac Cgil – non siamo abituati a firmare cambiali in bianco e valuteremo sin dai primi atti l’operato del CdA, al quale rassegneremo, senza nascondere nulla, la situazione di grande disagio che si vive in azienda”.
“Al CdA chiederemo di stipulare il nuovo Contratto Nazionale di Categoria, che nel resto d’Italia è già operante, e di avviare le operazioni necessarie alla confluenza delle attività e del personale all’Ente nazionale Agenzia delle Entrate Riscossione, come chiesto da anni da tutto il personale di Riscossione Sicilia”.
“Chiederemo di operare il necessario cambio ai vertici interni, affidandosi a professionalità certe ed asettiche, e di riportare regole chiare e serenità in azienda. Offriremo collaborazione per migliorare l’operatività aziendale ma vigili ed attenti, come sempre siamo stati, al rispetto di lavoratrici e lavoratori”.
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