“La Corte dei Conti a Sezioni riunite in sede di controllo per la Regione Siciliana ha deliberato di certificare positivamente l’ipotesi di Contratto Collettivo Regionale di lavoro del personale del Comparto della Regione Siciliana”
Il documento ufficiale di certificazione redatto in 30 pagine è stato notificato oggi a tutti i soggetti interessati a iniziare da Regione siciliana e Aran Sicilia per proseguire con tutti i sindacati firmatari dell’ipotesi di accordo sottoscritta lo scorso 28 gennaio. Il contratto era stato, poi, approvato dalla giunta di governo il 1 marzo.
Per l’Aran presieduta da Accursio Gallo si tratta di un grande successo per effetto delle tante innovazioni contenute nella parte normativa del nuovo contratto del camparto
“Abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile per i dipendenti della pubblica amministrazione regionale – dicono dalla Cisl Fp Sicilia – ma il percorso è ancora lungo: adesso si proceda con la riclassificazione di tutto il personale e con le trattative per il rinnovo del contratto dei dirigenti” aggiungono Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia, e il segretario regionale del sindacato Fabrizio Lercara.
Per Fulvio Pantano del Sadirs “il via libera della Corte dei conti al rinnovo è una notizia positiva ma aspettiamo di studiare le osservazioni per ricominciare a lavorare in commissione paritetica agli altri temi importanti quali riclassificazione e aspetti giuridici”.
“L’approvazione da parte della Corte dei Conti del lavoro fatto da governo regionale, Aran e sindacati per il nuovo contratto dei lavoratori regionali – dichiarano Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali del Cobas/Codir – può consentire, finalmente, un vero e proprio punto di svolta per il funzionamento dell’amministrazione regionale e per tutti i lavoratori regionali. Il contratto – proseguono Minio e Matranga – contiene, infatti, elementi di grande innovazione che potranno condurre a una vera e propria rivoluzione degli assetti organizzativi. A parte gli aumenti economici che consentono il ritorno al miglioramento del potere d’acquisto dei lavoratori, il CCRL contiene strumenti che potranno cambiare il modello organizzativo riconoscendo le competenze specifiche e accorciando la filiera produttiva nei procedimenti amministrativi, consentendo un migliore utilizzo di tutto il personale. La parola magica che ci consentirà di spezzare l’incantesimo di una Regione vista sempre come termine negativo di paragone – concludono i segretari generali del Cobas/Codir, Dario Matranga e Marcello Minio – è ‘riclassificazione’ del personale, resa ora possibile attraverso lo strumento dell’apposita commissione paritetica di cui si chiede l’immediata convocazione e che servirà per avere uno strumento permanente che consenta di risolvere tutte le questioni ancora aperte”.