Circa un’ora di dibattitto contraddistinto da tanti buoni propositi. Ma quando è stato il momento di prelevare un atto relativo, anche marginalmente, alla questione movida, tutto si è impantanato. Fiumi di parole in Consiglio Comunale su quanto è avvenuto domenica notte fra le strade del centro di Palermo. In mezzora, fra via Gaetano Daita e via La Lumia è successo letteralmente di tutto. Prima un incidente nel quale sono state gravemente danneggiate quattro autovetture parcheggiate nei pressi dell’incrocio con via Quintino Sella. Poi la maxi rissa in via La Lumia. Decine i ragazzi coinvolti negli scontri, uno dei quali ha perfino esploso diversi colpi di pistola in aria, rischiando concretamente di colpire i residenti affacciati sui propri balconi per capire cosa stesse succedendo. Fatti che hanno scosso non solo gli abitanti, ma anche e soprattutto le attività commerciali che si trovano giornalmente a lavorare sul posto. Persone che, oggi, si aspettavano notizie concrete dalla politica. E in parte, va detto, sono rimasti delusi.
Chiesto l’intervento dell’esercito
La seduta di Consiglio Comunale si è aperta intorno a mezzogiorno. A dirigere i lavori il presidente Giulio Tantillo, il quale ha deciso di dedicare la fase delle comunicazioni proprio a quanto accaduto in questo weekend appena trascorso. A prendere la parola per prima è stata la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia Germana Canzoneri, la quale ha puntualizzato che “il controllo del territorio non può ridursi ad azioni interforze e spot, che servono nelle fasi acute e non nell’ordinario. Oggi non è più tempi di attese. Bisogna presidiare il territorio anche con l’esercito“. Richiesta seguita dalla volontà di convocare una seduta di Consiglio Comunale aperta anche al Prefetto di Palermo.
Il problema culturale ed educativo
La parola chiave del dibattito, durato circa un’ora, è stata quella del controllo del territorio. La situazione, giorno dopo giorno, si fa sempre più critica, con l’accrescimento di episodi di criminalità. Fatti che, secondo la consigliera comunale di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi, dipendono non già dalla movida quanto da un problema di radici culturali. “Non credo che con il futuro regolamento movida si sarebbero evitati gli spari – ha dichiarato -. Credo che, come sempre, stiamo guardando il dito e non la Luna. Sabato notte si è sparato anche in via Paladini, al CEP. Lì non c’è movida. I nostri ragazzi e le nostre ragazze sono violenti e fanno sempre di più ricorso alla violenza. Non stiamo indagando bene le cause del problema che dobbiamo risolvere. Qui ci vuole la politica, che sappia investire sulla formazione e l’educazione dei ragazzi e delle ragazze. I risultati non saranno immediati, ma bisogna cominciare a farlo. Altrimenti non riusciremo a risolvere nulla”.
“Approvare il regolamento movida”
Fra le richieste bipartizan espresse in Consiglio Comunale oggi, c’è quella di rivalutare il regolamento movida. Un atto invocato da tanti consiglieri comunali nella giornata di ieri e che, da oltre tre mesi, attende di essere approvato a Sala Martorana. Tema sul quale il consigliere comunale di Forza Italia Ottavio Zacco chiede risposte all’aula anche se, chiarisce il presidente della VI Commissione, questo non rappresenta la panacea di tutti i mali. “Completare il regolamento movida è una priorità. Bisogna rivederlo articolo per articolo per evitare di approvare un atto che, invece di migliorarle, peggiori le cose. Ma non è di certo una soluzione. Giornalmente ci sono vetrine e panchine rotte, segnaletica devastata. La nostra città sta vivendo un degrado sociale che coinvolge tutte le generazioni. Non basta solo il controllo del territorio. Bisogna intervenire soprattutto a livello educativo. I soldi ci sono, mancano i progetti”.
Stimolare l’attenzione del Governo nazionale sulle forze dell’ordine
L’esponente di Forza Italia fa il punto della situazione anche sui controlli, precisando che “Le forze dell’ordine non hanno l’organico, i mezzi e i soldi per coprire una città grande come Palermo. Il problema non è la movida, non sono le attività commerciali. Ci sono delle piazze dove non c’è un locale, eppure ci sono ragazzini che stanno tutta la notte a distruggere ciò che c’è per strada”. E l’alfiere azzurro, a tal proposito, auspica un intervento “dei gruppi politici nazionali di cui facciamo parte per disporre le risorse necessarie a garantire il servizio da parte delle forze dell’ordine”.
Consiglio Comunale chiuso in un nulla di fatto
Parole e progetti sicuramente condivisibili, ma che hanno dovuto fare i conti con il dibattito politico in aula. A prendere la parola per ultima è stata la capogruppo di “Oso” Giulia Argiroffi la quale ha chiesto il prelievo della modifica al regolamento sui mercati storici. Un atto che giace nei cassetti del Consiglio Comunale da circa due anni e che non ha rivisto la luce nemmeno oggi. La proposta di analizzare l’aula è stata bocciata dalla maggioranza. Sedici i voti contrari, tutti del centrodestra. E proprio la coalizione a sostegno del sindaco Roberto Lagalla ha provato invece a prelevare un altro atto che ha urgenza di essere approvato. Si tratta di quello relativo al progetto di riqualificazione del porticciolo della Bandita. Una proposta che ha fatto infuriare le opposizioni, che sono uscite così dall’aula facendo mancare il numero legale. Tutto rinviato a domani. Anche oggi quindi, il Consiglio Comunale non è riuscito a portare a casa nessun atto.
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