Non ci sentiamo tutelati“. E’ unanime il coro che commercianti e residenti del centro città rivolgono all’Amministrazione e a tutte le istituzioni che si occupano del controllo del territorio. Mentre in Consiglio Comunale va in scena l’ennesimo dibattito sterile sul tema, i fatti di domenica notte hanno scosso tutti. Da un lato un auto che sfrecciava a tutta velocità e che ha distrutto quattro auto tranquillamente parcheggiate in via Gaetano Daita. Dall’altra parte, in via La Lumia, si è sfiorata la tragedia, con un giovane che ha esploso diversi colpi di pistola al termine di una rissa che ha coinvolto decine di ragazzi all’incrocio con via Quintino Sella. Tutto in pochi metri. Tutto nel giro di mezzora. Un fatto che spinge a riflettere residenti e non, commercianti ed avventori. La situazione ormai sta degenerando da tempo e il fenomeno della movida necessita di controlli e regole certe.

I commercianti chiedono soluzioni

I primi attori intaccati sono sicuramente i commercianti, i quali rischiano la propria incolumità e i propri capitali ogni giorno. E in molti non ne possono più del silenzio delle istituzioni. Fra questi c’è Alfio Zambito, titolare del pub “Berlin”. “Non ci sentiamo tutelati – sottolinea -. Da tempo ho chiesto audizioni al Comune. Ho avuto diversi incontri per cercare di arginare un fenomeno dilagante. Tutta la città, non solo il centro, è in balia di questi fuorilegge”. Ad oggi, però, di soluzioni concrete non ce ne sono. E questo preoccupa l’imprenditore. “Non siamo tranquilli nè per i nostri clienti, nè per noi stessi e il nostro personale – sottolinea Zambito -. Abbiamo la necessità di sentire accanto a noi la presenza delle istituzioni. Non riusciamo più a lavorare in queste condizioni“.

Paure condivise dai residenti

La parola chiave più gettonata è una: controllo del territorio. Lo invocano i commercianti, lo invocano i residenti. Come Antonella Ferraro, rappresentante del comitato La Lumia, la quale punta il dito contro l’inerzia dell’Amministrazione Comunale. “Il nostro problema è che non possiamo vivere in questo stato. Mi chiedo dove sono le istituzioni. Abbiamo depositato atti. Non è arrivata nessuna risposta. Basti dire che il regolamento movida è fermo da mesi in Consiglio. Perchè? Non si mettono d’accordo. Ma se non riescono a fare ciò su un atto dovuto per regolamentare la situazione, questo la dice lunga”. Atto che, nonostante gli appelli bipartizan, non è stato prelevato nemmeno oggi. Una situazione che, dal punto di vista dei cittadini, non è più tollerabile. “Si deve trovare un provvedimento. Ora e subito. Non si può aspettare. Ci deve scappare il morto? Come funziona in questa città? Istituzioni, polizia e prefetto si devono coadiuvare tutti insieme. Non sono i cittadini che devono trovare le soluzioni”.

C’è chi si prepara a chiudere bottega

C’è chi poi, come Maurizio Castagnetta, commerciante di via Quintino Sella, si è già rassegnato e ha preso decisioni di conseguenza. “Come gestore del bar, ho deciso di chiudere bottega. Sono stanco di subire queste situazioni. Non è bello. La questione è grave. Non c’è la presenza di nessuno. E se certe cose succedono, è anche per un’assenza delle istituzioni”. Fatto condiviso anche da chi non vive direttamente le problematiche di via La Lumia. “Ci dovrebbe essere un rafforzamento della presenza sul territorio – sottolinea Alessia Di Martino, commerciante di via Mazzini -. Soprattutto le famiglie che vengono con bambini e ragazzi, hanno paura che possa succedere anche qui. Cosa serve? Più controlli. Una macchina delle forze dell’ordine che passa ogni mezzora non farebbe male“.

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