Al buio, senza marciapiedi e con un muro perimetrale praticamente crollato. Questa è la situazione nella quale sono costretti a muoversi la sera i residenti di via Gino Funaioli, strada del quartiere Romagnolo di Palermo. Un vero e proprio budello di poche decine di metri di lunghezza ma che rappresenta una delle poche valvole di sfogo della viabilità della zona. Eppure, nonostante l’importanza rivestita dalla via in questione per gli abitanti della zona, il Comune non ha mai provveduto nemmeno all’allargamento della strada. Da tempo si parla dell’abbattimento del muro di via Gino Funaioli. Intervento peraltro presente nel piano triennale delle opere pubbliche, con un finanziamento da 700.000 euro a disposizione. Ma ad oggi nulla è stato fatto in tal senso.
Una situazione documentata dalla redazione di BlogSicilia già nel 2022. Da allora, nonostante le numerose segnalazioni, poco è stato fatto. A parlarne sono i residenti della zona, ovvero coloro i quali si trovano giornalmente ad affrontare i disagi causati dalla strana conformazione di via Gino Funaioli. “Abito qui dal 1981 e da allora non si riesce ad attraversare correttamente questa strada – commenta Gaetano Schifani -. La gente rimane bloccata per diversi minuti ogni volta che prova ad uscire di casa. E’ diventata una cosa insostenibile”.
Problemi derivati in particolare dalle dimensioni della strada, larga solo quattro metri (ben al di sotto quindi dei limiti di spazio imposti per il doppio senso di marcia). “Mancano i marciapiedi – sottolinea Giuseppe Marrata -. Non ci sono gli scarichi dell’acqua piovana. E’ una strada a doppio senso. Inoltre, visto che sulla parallela passa la linea del tram, le macchine transitano tutte da qui. Nelle ore di punta, qui è il caos”.
Ma a preoccupare maggiormente gli abitanti di via Gino Funaioli sono soprattutto le condizioni del muro perimetrale, ormai praticamente crollato su se stesso. Fatto che, unito alla scarsa illuminazione notturna e all’assenza dei marciapiedi, determina delle difficoltà oggettive per i pedoni.”E’ una strada troppo stretta – dichiara Antonino Li Muli, meccanico della zona -. E’ pericolosa. Quando piove o la sera, visto che non è ben illuminata, l’accesso diventa complesso. La strada è a doppio senso. E quando due auto si incontrano, qui diventa un problema. Ci sono litigi ogni giorno. Tra l’altro, qui dietro giocano giornalmente dei ragazzini. E qui c’è un muro pericolante. Se crolla, può fare danno”.
Difficoltà che si manifestano soprattutto la sera. Come in altre zone della città infatti, i punti luce di via Gino Funaioli funzionano a corrente alternata. Ciò a causa dell’età ormai avanzata dell’impianto, che ne impedisce una corretta manutenzione. Anche se, di sostituire i pali ormai vetusti, non se ne parla. “La situazione è precaria. Mancano pali della luce. Su 637 nuovi impianti che devono installare in città, solo 14 verranno messi in II Circoscrizione – attacca il consigliere della II Circoscrizione Pasquale Tusa -. Ma è chiaro che ne servirebbero di più. Entro l’anno dovrebbe uscire un bando per appaltare il rifacimento dei punti luce dell’area Sud di Palermo. Ma è chiaro che non si può restare in questa situazione.