Manto stradale ridotto ad una trazzera di campagna, asfalto dissestato all’altezza dei giunti del ponte, il tutto in un contesto di viabilità da sempre complicato. Questa è la situazione che vive via Belgio, a Palermo. Un’arteria viaria di fondamentale importanza non solo per la VI Circoscrizione, ma in generale per tutto il traffico intercittadino, anche quello autostradale.
Ponte via Belgio, asfalto dissestato all’altezza dei giunti
Eppure, l’asfalto ha vissuto giorni migliori, sia sul ponte che sulla strada che immette allo stesso. Sulla struttura di collegamento con il raccordo autostradale fra A19 e A29, vi sono delle vistose lineature e dissesti all’altezza dei giunti del ponte. Di certo, il notevole afflusso di mezzi pesanti degli scorsi mesi, complici i ritardi sulla riapertura dell’area di viale Francia, nonché l’azione delle acque meteoriche, hanno fatto il loro.
Rap e il servizio tappabuche
Da tempo i cittadini chiedono risposte all’Amministrazione Comunale. E così Rap, l’azienda partecipata del Comune che si occupa degli interventi di manutenzione straordinaria, ha esternalizzato il servizio “tappabuche”. Troppe le strade da rifare, su un territorio decisamente vasto e per i mezzi a disposizione dell’azienda. Il piano di rifacimento del manto stradale delle arterie viarie della città ha preso il via il 3 febbraio da piazza Alcide De Gasperi, proprio a pochi passi da via Belgio.
Come funzionerà il servizio
Ad occuparsi del servizio “tappabuche” sarà il Gruppo Rodeco, un’azienda con sede principale a Voghera, ma anche in altre parti d’Italia e del mondo. La tecnologia che utilizzata è di origine inglese. Consente di riparare la pavimentazione mediante un processo di rigenerazione a caldo che permette di utilizzare il cento per cento dell’asfalto esistente, di rigenerarlo e di ristenderlo. Non si utilizzano pertanto asfalti nuovi e costi di scarifica della pavimentazione. La procedura avviene con la massima attenzione all’aspetto anche ecologico. Palliativi, in attesa che il servizio di manutenzione ordinaria, presente all’interno del piano triennale delle opere pubbliche, possa andare in affidamento attraverso gara. Al momento però non ci sono i soldi. Ciò per i ben noti problemi economico-finanziari di Palazzo delle Aquile.
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