Continua a far discutere l’ordinanza che ha imposto il senso unico di marcia sull’intero tratto di via Bandita. Provvedimento che non ha incontrato i favori dei residenti che, più di una volta, si sono espressi per chiedere una parziale modifica dell’ordinanza. Ciò a causa dei disagi vissuti soprattutto da chi si trova più vicino al porticciolo della Bandita. Fatto che ha portato una delegazione di cittadini ad incontrare gli uffici comunali. Ciò per valure una possibile variazione dell’ordinanza 1288 dell’8 novembre 2021.
Un dibattito proficuo, quello fra gli uffici e una delegazione di residenti di via Bandita, come spiegato dall’ideatore della petizione popolare Antonio Tomaselli. “L’incontro è servito per poter meglio rappresentare, anche su mappa del Comune, il fatto di aver reso pressoché prigionieri i residenti. Ciò con l’installazione dei vari divieti di accesso lungo l’intera via Bandita. Abbiamo fatto presente che con il recente provvedimento i residenti sono costretti a percorrere più di due chilometri per tornare o uscire da casa”.
Un percorso che prevede, attualmente, di uscire da corso dei Mille, affrontare i due semafori di via Laudicina per poi ìmmettersi in via Messina Marine. Un fatto che ha spinto i residenti ad avanzare una soluzione alternativa. “La proposta di mantenere il divieto d’accesso all imbocco della via Bandita, provenendo da corso dei Mille per il primo tratto e di lasciare il doppio senso in tutta la restante parte che coincide con il centro abitato, è stata presa in seria considerazione dai tecnici”.
“Abbiamo fatto presente – sottolinea Tomaselli – che i rischi di pericolo ed incidenti evidenziati anche dalla polizia stradale verrebbero meno. Ciò in quanto il doppio senso sarebbe utilizzato solo dalle poche vetture dei residenti in considerazione del mantenimento del senso unico nella parte alta. Con tale soluzione si eviterebbe che la stessa via venga attraversata da coloro che vorrebbero utilizzare tale piccola arteria per svincolarsi dal traffico ma che invece finiscono x congestionare ulteriormente il traffico in borgata”.
Una decisione intrapresa dall’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo già a novembre scorso, ma entrata in vigore soltanto dopo Pasqua. Cambio necessario a causa della ristrettezza della sede stradale dell’arteria viaria della seconda circoscrizione, ma che ha creato enormi disagi a coloro i quali stanno a pochi metri da via Messina Marine. Stante così le cose infatti, gli abitanti della zona sono costretti ad un giro del circondario di oltre due chilometri, con il relativo traffico annesso. Per tornare a casa infatti, gli abitanti di via Bandita devono affrontare i due semafori di via Laudicina e il traffico di via Messina Marine. La palla passa adesso all’Ufficio Mobilità, che dovrà valutare la fattibilità delle richieste dei residenti.