Ma quale centrodestra al 35%? Numeri di fantasia secondo ambienti Pd. Nessuno parla ufficialmente ma nell’entourage del sottosegretario Davide Faraone circolano numeri completamente diversi che il renziano di Sicilia ha avuto direttamente dal nazareno. Un sondagio Piepoli per il Pd darebbe risultati che messi a paragone a quelli azzurri rimescolano completamente le carte. Da precisare che la rilevazione fatta per conto del Pd ipotizza lo scenario delle politiche quindi, regione per regione, guarda al voto per la Camera dei deputati.
In Sicilia il Partito Democratico terrebbe con un risultato simile a quello referendario attestandosi al 30 per cento. Se si somma questo risultato a quello degli alleati Ncd-udc che sono dati all’8% 8due punti in più rispetto al sondaggio azzurro) la coalizione otterrebe la vittoria complessiva sfiorando il 40% se messa insieme alla sinistra estrema.
Unico dato sovrapponibile fra i due sonmdaggi con una forbice rasgionevole è quello del Movimentio 5 stelle dato al 38% nel sondaggio azzurro e al 32% in quello Piepoli per il Pd. 5 stelle comunque in testa in Sicilia se valutati da soli.
Forza Italia, in questo sondaggio, starebbe al 16% e la coalizione di centrodestra unita andrebbe intorno al 25% totale (al 2% Salvini, al 7% Fratelli d’Italia).
Aperta, dunque, la guerra dei sondaggi veri o presunti, la sfida si sposta sulle date. Per le regionali si torna a parlare di voto in ottobre e la data scelta potrebbe essere il 29 mentre per le amministrative maggio è sempre più vicino senza una data sia stata ancora stabilita. Non hanno fretta alla Regione dove Crocetta sta preparando le truppe per il suo nuovo movimento e ogni settimana che passa gli è sempre più utile. Il 28 maggio sembra una possibilità ma chissà che questa elezione non slitti addirittura a giugno