Sono oltre 45, in Sicilia, i comuni in dissesto e altrettanti in pre-dissesto. La Sicilia si colloca così tra le prime regioni in Italia per comuni in disequilibrio finanziario, insieme a Calabria e Campania, con nefaste conseguenze per i servizi ai cittadini e innalzamento della pressione fiscale. Per far fronte a questa situazione, causata dal malfunzionamento della riscossione a livello locale, l’Assessorato regionale dell’Economia e l’ANCI Sicilia, hanno avviato, sin dal 2019, un confronto con l’obiettivo di restituire efficienza al sistema della riscossione. La questione è stata anche sottoposta più volte alla Giunta regionale e oggetto di approfondimento con gli uffici regionali, in collaborazione con altre Regioni italiane e l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL).
In questa prospettiva, è emersa l’importanza d’individuare gestori d’area ai quali i singoli comuni possono ricorrere, laddove ritenuto conveniente, nell’ambito delle convenzioni quadro stipulate a seguito della procedura di affidamento. Tale soluzione del tutto innovativa, tra le prime d’Italia, è stata posta a base della procedura telematica per l’affidamento dei servizi di supporto alla gestione ordinaria, ricerca evasione e riscossione coattiva dei tributi e delle altre entrate dei Comuni siciliani, pubblicata dall’Assessorato dell’Economia-Centrale Unica di Committenza (CUC) della Regione. Tale procedura, in esito alla quale è prevista la stipula di una convenzione della durata di 5 anni, segue il protocollo di Intesa tra l’Assessorato e l’ANCI Sicilia, per far fronte alle notevoli problematiche derivate dalla riscossione dei tributi locali che, come noto, costituisce la principale fonte di gettito per il funzionamento dei Comuni.
Il valore dell’appalto è di oltre 600 milioni di euro, suddiviso in cinque lotti e per nei quali è articolato il territorio regionale: lotto 1, area Palermo; lotto 2, area Catania, lotto 3, area Trapani/Agrigento; lotto 4 Caltanissetta/Ragusa/Siracusa; lotto, 5 Messina/Enna. Ogni area ricomprende i comuni dell’intera provincia. “Di fronte all’esplodere della crisi finanziaria in molti comuni – ha dice l’assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao -, il Governo Musumeci ha ritenuto di affrontare in termini innovativi la necessità di offrire una soluzione efficiente per il rafforzamento della riscossione. Ottima la collaborazione con l’ANCI e le strutture che hanno lavorato alla definizione delle procedure con l’auspicio che possano concludersi con la più ampia concorrenza tra le imprese del settore e sopratutto, ferma restando la loro piena autonomia in materia, con il riequilibrio finanziario di tante amministrazioni comunali”.